VASTO – Sette punti in sei partite. La Vastese del presidente Bolami naviga nelle zone centrali della classifica. Ieri pomeriggio i biancorossi non sono andati oltre l’1-1 nella trasferta di Termoli. A Zonalocale è intervenuto Augusto De Bartolo, membro dello staff tecnico di Pino Ferazzoli.
Reduce da sei anni proficui nel Settore Giovanile dell’Alessandria, il tecnico di San Martino in Pensilis non ci ha pensato due volte ad accettare la chiamata della Vastese, dopo aver allenato tutte le categorie del club piemontese dall’Under 14 alla Primavera 3.
Mr. De Bartolo, ieri nella trasferta di Termoli la squadra non è riuscita a vincere nonostante le diverse occasioni create.
Sì, abbiamo dominato per tutta la partita. Veniamo da un momento in cui al primo errore ci castigano. Non è un alibi perché se subiamo gol significa che dobbiamo sistemare qualcosa. Ma la prestazione della squadra è stata buona. Non sono certo del gol annullato a Di Nardo. Detto questo, soprattutto nella ripresa, abbiamo creato tantissimo, rischiando qualcosa, come è giusto che sia quando provi in tutti i modi a vincere.
Al termine dei novanta minuti, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Sono rammaricato per il risultato. Sento che si poteva vincere ma la squadra ha lottato per tutti i novanta minuti. Provo a vedere il bicchiere mezzo pieno.
Io e il mio staff vediamo progressi. All’inizio del campionato, per esempio, andavamo in sofferenza, adesso dominiamo. Dobbiamo semplicemente concretizzare tutta la mole di gioco che produciamo e prestare più attenzione agli avversari perché alla prima occasione vanno in gol. Ad Avezzano, per esempio, Bianciardi ha segnato da 30 metri.
Sul gol del Termoli la difesa biancorossa non si è fatta trovare pronta. Come giudichi il gol subìto?
Abbiamo sbagliato i tempi di uscita su quella palla. Sono situazioni che non devono accadere perché abbiamo giocatori esperti nel reparto difensivo. Forse dobbiamo mettere un po’ di malizia in campo per essere più solidi. Per esempio, commettere un fallo, ovviamente non da ultimo uomo, nelle situazioni di pericolo.
Come mai la decisione di schierare Ricciardo solo a gara in corso?
E’ una scelta dipesa dal fatto che abbiamo giocato un infrasettimanale. Ricciardo va gestito perché per noi è prezioso. Contro il Termoli abbiamo preferito giocare con una punta centrale e con due mezze punte che erano Busetto e Greselin.
Sono scelte che facciamo di volta in volta. I ragazzi sono in ottime condizioni. Una squadra forte che vuole puntare a disputare un campionato di vertice deve avere giocatori di spessore anche in panchina.
Dopo sei giornate il bottino è di sette punti. E’ un risultato che rispecchia il valore della rosa?
No, manca qualcosa. A Tolentino siamo passati in vantaggio, abbiamo colpito due pali e subito gol su rigore. Oggi abbiamo pagato a caro prezzo l’unica disattenzione del match. A San Benedetto contro il Porto D’Ascoli, pur non avendo disputato una buona gara, abbiamo preso gol su penalty altrimenti sarebbe finita 0-0.
Secondo me i punti in classifica non rispecchiano il valore della rosa però ci può stare dal momento che l’organico è completamente nuovo ed ha bisogno di tempo per sistemare alcuni aspetti come la fase difensiva.
Ci vuole pazienza. Mi conforta in generale che le favorite alla vittoria del torneo stiano faticando. La stessa Sambenedettese non sta andando come previsto alla vigilia. Quando si riparte da zero non mai è semplice. Tanto è vero che le squadre che stanno macinando sono quelle che hanno mantenuto l’ossatura dello scorso anno a partire dal Vastogirardi.
Ieri il pubblico di Vasto ha risposto presente. Quanto manca l’Aragona alla Vastese?
Sono stati meravigliosi. Conosco la piazza di Vasto. La squadra è seguita. A Termoli i tifosi ci hanno sostenuto dal primo all’ultimo minuto. L’Aragona manca tanto perché il nostro pubblico è in grado di fare la differenza.