FRESAGRANDINARIA – Francesca Racano e Bruno Morello, in collaborazione con la Pro Loco, hanno realizzato una meravigliosa opera di gesso selenitico su un muro del paese.
Il gesso selenitico, oppure Lapis specularis, è una pietra minerale appartenente alla famiglia dei solfati e nota, in ambito scientifico, con il nome di “solfato di calcio biidrato”.
Allo stato naturale, la selenite si trova all’interno di stratificazioni collinari e montuose. Conosciuta già all’epoca degli antichi romani, la selenite fu utilizzata in passato come materiale da costruzione.
Fresagrandinaria, come altri comuni dei monti frentani e d’Italia, è nata su una vena gessosa e la stessa roccia è stata utilizzata per la costruzione delle abitazioni soprattutto nel centro storico.
La composizione chimica di questa roccia, che è in realtà una varietà cristallizzata di gesso (per questo viene definito gesso secondario), conferisce alla pietra un aspetto bianco lucente e una dura consistenza.
Il nome ha origini greche e deriva da Selene, termine con cui si indicava la Luna e la divinità ad esso legata. Le lamine di selenite, utilizzate dai greci come vetro, emanavano infatti una luce diafana simile a quella della luna.
La selenite è proprio per questo ancora oggi conosciuta come Pietra della luna. Probabilmente è anche per questo che il piccolo paese brilla di una luce magica.