FOSSACESIA – L’idea di città inclusiva a 360 gradi deve poter garantire ai cittadini del mondo pari diritti e opportunità non solo con le parole ma con i fatti. È questo il punto centrale che caratterizza il progetto conclusivo elaborato nella tre giorni dedicata a disegnare la “Diversity City-Zen” ed elaborato dal gruppo di lavoro formato da 50 tra ragazzi e adulti provenienti da Primosten, comune della Croazia, che sono stati ospiti di Fossacesia che hanno lavorato affiancati da alcune associazioni e figure professionali di Fossacesia.
Al progetto europeo ha collaborato anche l’Ong tedesca Emyf. Il documento finale è stato sottoscritto domenica scorsa nel teatro comunale Nino Saraceni dai sindaci Enrico Di Giuseppantonio per Fossacesia e dal vice sindaco Grgo Soza per Primosten, alla presenza di Luigia Caponi, presidente dall’associazione New european dream (Ned), dell’assessore Maura Sgrignuoli e della consigliera comunale Antonella Rotondo, che ricopre anche la carica di segretaria del Ned.
Nell’atto che sarà trasmesso all’Unione europea per le opportune valutazioni, viene posto l’accento che vanno cambiati i parametri diversi per immaginare città inclusive, abbandonando gli indici che tengono conto del prodotto interno lordo e privilegiando invece l’indice di qualità sociale, composto da 22 indicatori divisi in 5 ambiti (criticità sociali, disponibilità dei servizi, formazione, cultura e turismo).


E ancora: la capacità di governo con 17 indicatori e 3 temi (partecipazione civile, innovazione amministrativa, legalità e sicurezza); la trasformazione digitale in cui viene analizzato il contesto tecnologico, la transizione digitale, l’apertura alle nuove tecnologie e le infrastrutture digitali; l’indice globale di vivibilità analizza l’offerta da parte delle città di una vita qualitativamente migliore, tiene conto di 5 parametri stabilità, salute, cultura e ambiente, educazione, infrastrutture.
“È stato un lavoro importante e interessante quello venuto fuori dal confronto svoltosi a Fossacesia con gli amici croati”, affermano il sindaco Di Giuseppantonio e l’assessore Sgrignuoli con il consigliere Rotondo. Riteniamo che il documento che sarà trasmesso all’Unione europea contenga delle indicazioni da non sottovalutare nel momento in cui saranno analizzate perché frutto delle esperienze dei singoli”.
Emozionante la manifestazione conclusiva della tre giorni, con il Town twinning inclusive game, che ha visto protagonista la formazione di A1 di basket in carrozzina “Gli Amicacci” di Giulianova, club che per due volte è stata campione europeo, che al palazzetto dello sport ha dato vita ad un’esibizione che ha coinvolto tutti i partecipanti alle giornate di lavoro e il pubblico presente nell’impianto sportivo.