di Fabrizio Scampoli
Il periodo autunnale, oltre ad ispirare i poeti che amano sguazzare nelle sue atmosfere tristi e uggiose, è anche la stagione della ripartenza lavorativa, delle agitazioni sindacali, delle crisi aziendali e delle proteste dei lavoratori.
Nel comprensorio del Vastese i riflettori tornano a essere puntati sulla situazione preoccupante nella quale versano le due aziende più importanti, la Pilkington e la Denso.
A San Salvo, a Vasto e in tutti i centri limitrofi si respira un’aria davvero pesante dopo gli allarmi che si susseguono ormai da mesi, e ci si chiede se la cassa integrazione a rotazione e il blocco delle esternalizzazioni saranno sufficienti per arginare la crisi che il mondo del lavoro vastese sta attraversando. In realtà sia i vertici aziendali, sia i sindacati, sia le associazioni degli imprenditori sono molto preoccupati per gli esorbitanti rincari delle forniture di gas ed energia elettrica, causati dalla risposta russa alle sanzioni europee. In special modo i forni Pilkington, per lavorare il vetro, consumano molto gas e questo comporterà almeno due problemi: la carenza di forniture e il costo delle bollette.
Già da tempo, in realtà, il distretto industriale di Piana Sant’ Angelo di San Salvo sta attraversando una pesante crisi del settore automotive; ora, se i costi delle forniture energetiche continueranno, come si teme, a salire sarà davvero complicato riuscire a mantenere i livelli produttivi e occupazionali. E il rischio che si corre è che nemmeno il piano dei 200 esuberi incentivati alla Denso sarà sufficiente per superare indenni questo periodo di crisi.
Certo, alla Denso verranno prodotti da ottobre ad aprile gli alternatori provenienti dal Brasile. In attesa che riparta il settore automobilistico l’azienda inoltre sta preparando partnership con Toyota e altri marchi leader mondiali.
Basteranno queste misure a salvare i livelli occupazionali?
Passata la sbornia post elettorale, l’imperativo categorico per la politica locale sarà quello di portare sui tavoli romani la questione del polo industriale di San Salvo e trovare soluzioni per salvare le aziende del territorio.
Perché, purtroppo, forse nemmeno i mille posti di lavoro in tre anni previsti nel nuovo polo logistico di Amazon riusciranno a illuminare il grigio e declinante panorama industriale di questo complicato autunno.
sindacati, sia le associazioni degli imprenditori sono molto preoccupati per gli esorbitanti rincari delle forniture di gas ed energia elettrica, causati dalla risposta russa alle sanzioni europee.
Nella frase sopra citata c’è un errore in riferimento all aumento del gas per colpa dei russi .a non e così il gas e aumentato per colpa della speculazione Gazprom c’è lo fornisce sempre allo stesso prezzo come da contratto