di Fabrizio Scampoli
Che estate è stata questa giunta agli sgoccioli e, soprattutto, che eredità ci lascia in vista della prossima stagione balneare?
Certamente, ricorderemo questo rovente trimestre come quello degli ultimi anni maggiormente segnato dalle polemiche politiche: la variante alla ss16 e gli 87 milioni destinati alla sua realizzazione ormai evaporati, le troppe questioni irrisolte della sanità vastese e, last but not least, il tormentone del Jova beach party. Dunque, viabilità, sanità e turismo croce e delizia del periodo estivo, ma che, finita la kermesse elettorale, torneranno a rivestire i panni da protagonista della stagione autunnale e invernale.
La politica locale dovrà tornare inevitabilmente a confrontarsi con queste e altre querelle, e trovare possibilmente delle soluzioni. Non è più possibile assistere allo smantellamento dell’ospedale vastese, alle problematiche del Pronto soccorso e di altri fondamentali reparti, al malessere e alle proteste di pazienti e familiari. Così come, nell’agenda amministrativa cittadina dovrà trovare posto una soluzione condivisa per l’eventuale variante alla statale: vale la pena farla e come?
Per quanto attiene al turismo, va urgentemente risolta la situazione di Fosso Marino: troppi soldi spesi per una soluzione tampone, mentre si potrebbe, ad esempio, incanalare le acque del torrente destinandole a scopi irrigui, individuare gli scarichi inquinanti abusivi e risanare lo sbocco a mare dal punto di vista ambientale. Si potrebbe finalmente cercare di ampliare la stagione estiva e di migliorare il calendario, per proporre ai turisti un’offerta più competitiva.
Si tratta di sfide, direbbe Dante, da far tremare le vene ai polsi, di scelte epocali e ormai ineludibili. Sarà capace, la politica locale, di vincerle?