LANCIANO – “L’estate 2022 nonostante il caldo torrido e la siccità, è stata meno sofferta rispetto allo scorso anno, per quanto riguarda la fornitura del servizio idrico, segno che gli interventi messi in atto stanno producendo i risultati sperati. Sono state infatti poche le sospensioni e pochi anche i lavori di riparazione per rotture improvvise, che tanti disagi inevitabilmente creano“. Sono le parole che il presidente della Sasi, Gianfranco Basterebbe, ha utilizzato per aprire l’incontro avvenuto ieri mattina, per illustrare gli investimenti che la società abruzzese del servizio idrico integrato – di cui è a capo – effettuerà nel prossimo futuro.
“Il Sinello è la sorgente che ha avuto più problemi – ha proseguito il presidente – siamo stati infatti costretti a intervenire con due autobotti ricaricando persino i serbatoi. Siamo comunque soddisfatti, basti pensare che il 56 per cento degli utenti non è stato coinvolto dalla mancanza d’acqua. Va detto che senza la nevicata di fine marzo difficilmente avremmo avuto la stessa estate, la Sorgente del Verde con quattro pozzi accesi riesce ancora a dare i 1200 litri al secondo necessari a soddisfare la richiesta del territorio, ma con il gran caldo e il conseguente veloce scioglimento della neve, è probabile che tra qualche mese alcuni Comuni potranno tornare ad avere qualche disagio”.
“A contribuire a un’estate che è andata meglio delle previsioni – ha rimarcato Basterebbe – sono stati anche i lavori effettuati con 23 milioni di euro di fondi Sasi investiti per la maggior parte sull’idrico con la sostituzione di 108 chilometri di rete e 47 km di rete fognaria. Dal 2016 al 2022 sono stati appaltati lavori per oltre 64 milioni di euro, compreso i 23, alcuni sono stati anche eseguiti”.
“Ci sono lavori già finanziati e da appaltare per circa 79 milioni di euro, – ha preso la parola il direttore dell’area tecnica Pio D’Ippolito – di cui 55,936 del Pnrr che comprende anche gli oltre 14 milioni destinati alla ricerca perdita con priorità per i Comuni che subiscono una dispersione maggiore e hanno bisogno di interventi urgenti, altri 22 milioni sono per progetti Masterplan e Sblocca Italia“.
“Altri 10 milioni sono stati richiesti al Cis (Contratto istituzionale di sviluppo), – ha detto D’Ippolito – per lavori di interconnessione sulle reti soprattutto nei Comuni del Sinello e dell’Avello che vivono maggiori difficoltà e che da questi interventi trarrebbero notevoli vantaggi, 6 milioni invece, sempre del Pnrr saranno utilizzati per l’essiccazione dei fanghi attraverso due metodi, di cui uno è davvero all’avanguardia. Siamo quindi a 95 milioni di euro richiesti e finanziati. Altri 44 milioni sono oggetto di una programmazione che è ancora da ultimare. Stiamo preparando le schede da inoltrare relative a lavori di depurazione, fognario e di impianti di efficientamento energetico“.
“Tengo a precisare – riprendendo la parola il presidente Basterebbe – che tra i progetti previsti c’è la risoluzione dei problemi di Fosso Palazzo di Fossacesia e il collettamento di diverse zone di Vasto. Una mole di lavoro consistente svolto quasi tutto dai professionisti dell’ufficio tecnico, senza dover ricorrere a figure esterne. L’obiettivo da raggiungere nei prossimi anni è quello di una società capace di camminare da sola, ci vorrà ancora del tempo ma è questa la sfida. E rispetto alle accuse rivolte alla Sasi dal comitato ‘Firme per una gestione migliore’, non intendo alimentare la polemica ma nemmeno ignorare quanto è stato detto soprattutto per rispetto dei cittadini che devono sapere qual è di fatto la situazione”.
“Quando sono arrivato, nel 2016, – ha spiegato Basterebbe – ho trovato 3 direttori, di cui uno dirigente, e il bando per la figura del direttore generale che poi ho portato a termine con i ben noti risultati. Tanto che dopo questa esperienza il Cda ha deciso di dotarsi solo di due direttori, uno per l’area tecnica e un altro per gli altri settori, commerciale, amministrativo. La nostra è l’unica società di gestione idrica che non ha un dirigente. Per quanto riguarda le accuse a presunti livelli dati senza meriti, preciso che solo quattro dipendenti dell’area tecnica, tutti interinali, hanno avuto il quinto livello. Non abbiamo fatto alcuna assunzione se non quelle previste dalla legge”.
“Voglio inoltre ricordare – ha concluso – che il Bilancio 2016 si è chiuso con 20 milioni di utile, quello del 2021 con 40 milioni, praticamente il doppio anche se i tempi che si profilano destano qualche preoccupazione, nel 2021 abbiamo pagato l’energia elettrica due milioni e 300 mila euro e quest’anno, oltre un milione, solo la bolletta di luglio e questi sono fatti. Non c’è tempo per sterili e inutili polemiche“. All’incontro erano presenti l’altro dirigente, Manuela Carlucci, e il consigliere, Corrado Varrati.
Sempre ieri mattina, a L’Aquila si è insediata la Commissione consiliare d’inchiesta sull’emergenza idrica in Abruzzo che avrà il compito di monitorare lo stato delle infrastrutture, le reti e le dispersioni idriche. Inoltre analizzerà lo stato sulla governance dell’Ersi, delle società di gestione operanti nell’Atur e dell’Assi, sistema tariffario e futuri investimenti.