VASTO . Dopo la gara pareggiata in maniera rocambolesca contro il Trastevere, la Vastese è tornata ad allenarsi in vista del prossimo impegno ufficiale contro il Porto d’Ascoli. La sfida di domenica scorsa ha offerto diversi spunti interessanti per il prosieguo del campionato.
Ricciardo e Greselin hanno ampiamente confermato la loro leadership, Di Nardo ha superato le aspettative, Busetto ha tecnica e balistica fuori categoria. La Vastese, dunque, attende solo il recupero dei suoi elementi migliori per iniziare la rincorsa verso obiettivi di alta classifica. Con il tecnico Ferazzoli abbiamo commentato la gara giocata in Molise analizzando alcuni aspetti.
Mister, domenica la Vastese nel primo tempo è stata messa all’angolo. Nella ripresa invece ha picchiato duro l’avversario. Si è dato una spiegazione ?
Sicuramente il cambio modulo e le sostituzioni hanno fatto la differenza. Gli ingressi di Ricciardo e Greselin hanno cambiato la partita. Con la loro esperienza in pochi minuti hanno procurato un calcio di rigore e guadagnato la superiorità numerica. Difatti la squadra è stata devastante. Senza nulla togliere a chi è uscito: Minchillo ha dovuto lasciare il campo perché ho dovuto rispettare la regola dei fuoriquota e inserire Sansone sulla fascia destra. Favo ha subìto un infortunio alla caviglia.
Per quanto riguarda invece lo schieramento, da quando siamo partiti con la preparazione abbiamo sempre giocato con il 352. Questo perché voglio che i difensori siano pronti ad accettare l’uno contro uno. Contro il Trastevere però abbiamo sofferto in modo particolare i duelli, abbiamo offerto spazi, concessi errori che non avevamo mai commesso in precedenza.
Stiamo aspettando che tutti i calciatori siano a regime per trovare la giusta quadra.
La difesa ha subìto tre rigori in tre partite
Sì, probabilmente dobbiamo valutare meglio alcune situazioni. Tornando alla gara di domenica, per esempio, sul momentaneo 1-4 mi sono molto arrabbiato perché tre uomini in barriera lateralmente non li avevamo mai posizionati. Forse la squadra in quel momento stava accusando lo sbandamento generale. Però se il gruppo non avesse avuto carattere, non avrebbe reagito. I ragazzi devono solo capire che non bisogna ricevere lo schiaffo per giocare con aggressività.
Romeo non era presente né in campo né in panchina. E’ andato via?
Sì, è stata fatta una scelta tecnica dopo un colloquio. Noi abbiamo bisogno di un giocatore con una struttura differente. Il ragazzo ha mercato e insieme abbiamo deciso tranquillamente di prendere strade diverse.
Ad Agnone a fine partita ieri c’è stato un confronto con la tifoseria.
La squadra stava andando negli spogliatoi. Io ho chiamato a raccolta i giocatori perché ritenevo giusto un confronto con i nostri sostenitori. Quando sono andato verso i tifosi con il dito alzato, era solo per chiarire un aspetto: nel primo tempo abbiamo ricevuto solo insulti. Secondo me bisogna aspettare il triplice fischio prima di contestare. Solo questo ho detto loro. A fine discussione infatti un tifoso mi ha anche abbracciato perché ha capito il messaggio.
A Vasto siamo tutti nuovi. Stiamo cercando di esprimerci nel miglior modo possibile per coinvolgere la piazza. Se c’è bisogno di ulteriori spiegazioni, io sono pronto a confrontarmi ancora con loro. Detto questo, spero si riesca a creare un forte legame con i tifosi. Per noi sono fondamentali.