VASTO – È stato sottoscritto l’atto di concessione con il Comune e l’area è stata prontamente dissequestrata. Lo fanno sapere con una nota gli avvocati Antonino Cerella e Luigi Di Penta, legali dell’imprenditore titolare dell’ombreggio Palace Hotel di Vasto marina.
Il 13 agosto scorso, la Guardia costiera nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro 2022 aveva posto sotto sequestro più di 50 ombrelloni e altrettante sedie sdraio in un’area complessiva di più di 400 metri quadri, deferendo il responsabile all’autorità giudiziaria per occupazione abusiva di demanio marittimo.
“In data 12 settembre – si legge nella nota – l’imprenditore interessato ha ottenuto il dissequestro dell’area, posto che nelle settimane precedenti, aveva sottoscritto l’atto di concessione con il Comune di Vasto” .
La Società Granata Gianfranco srl, “che aveva rilevato solo a maggio scorso la struttura alberghiera Palace Hotel, – specifica l’avvocato Di Penta – aveva cominciato l’iter per ottenere la concessione demaniale. La normativa regionale e il Piano demaniale marittimo comunale prevedono espressamente che tale area può essere affidata in concessione unicamente a strutture turistico ricettive, ponendosi, tra gli altri obiettivi, quello di garantire agli operatori turistici l’ottimizzazione degli investimenti nelle strutture complementari dell’attività d’impresa”.
La concessione demaniale per l’area in questione, “pur essendo stata rilasciata a fine agosto, ha una validità dall’ 8 agosto fino al 30 settembre 2022. Ciò a riprova che l’imprenditore era l’unico legittimato a richiederla”, sottolinea l’avvocato.
In questa vicenda c’è stata “una ingiustificata caccia alle streghe nel cercare di individuare il responsabile di quella che si è dimostrata un’eccessiva decisione che ha penalizzato l’attività lecita di un soggetto economico che ha investito ingenti risorse nel settore turistico del proprio territorio”.
“La Società Granata Gianfranco srl – conclude Di Penta – esprime soddisfazione insieme con i propri legali perché la giustizia ha fatto il suo corso riconoscendo la piena titolarità e legittimità delle azioni compiute“.