VASTO – In serata l’incontro con gli abruzzesi residenti all’estero si è trasferito nei giardini napoletani di palazzo D’Avalos per assistere, per la prima volta a Vasto, alla consegna dei premi dedicati al celebre cantante Dean Martin, il cui padre era un barbiere di Montesilvano di nome Gaetano Crocetti, che porta il nome del secondo premio.
Gaetano Crocetti è emigrato nell’Ohio nel 1913 per poi stabilirsi a New York. Lì ha avuto due figli, Dino Crocetti – poi divenuto Dean Martin – era il suo secondogenito. A lui è intitolato un premio nato a Montesilvano, arrivato quest’anno alla 14esima edizione, è diretto agli abruzzesi o loro discendenti che si sono distinti per coraggio, genialità e intraprendenza al di fuori dei confini regionali. Una targa e un cappello di color nero, in ricordo della passione di Dean Martin, sono stati consegnati a 4 illustri personaggi ha detto la presidente Alessandra Portinari.
Porta invece il nome di Gaetano Crocetti il premio diretto invece ai corregionali che vivono in Abruzzo, o comunque in Italia, che rappresentano orgogliosamente la regione con il loro operato.
Le premiazioni sono state intervallate da momenti musicali dell’orchestra Dean Martin diretta dal M° Antonella De Angelis, con la voce di Valerio Di Rocco e l’esibizione della sansalvese Lara Molino che dal 2017 non saliva su un palco vastese, molto applaudita.
Discorso a parte merita la simpatia dell’attrice Tiziana Di Tonno che ha intrattenuto i presenti con una parodia costruita su una coppia emigrata in Belgio, facendo gioco di parole e modi di dire abruzzesi.
A ricevere il premio Dean Martin, in ordine di apparizione, sono stati Berenice Rossi ricercatrice, il vastese psicanalista Anthony Molino, molto applaudito, Fabrizio Ferri, ingegnere della Fincantieri e Valeria Di Santo Della Penna, presidente dell’Associazione degli Abruzzesi negli Emirati Arabi.
Due invece del Premio Crocetti: Stefano Angelucci Marino, attore e regista e Danilo Di Paolonicola, musicista dell’Orchestra popolare del Saltarello.
La manifestazione si è conclusa cantando insieme il brano più conosciuto al mondo che rappresenta l’italianità della canzone tricolore “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno.
A chiusura della serata il concerto dell’Orchestra popolare del Saltarello che ha rivalutato la musica abruzzese in un’ottica di recupero della memoria e delle tradizioni popolari.