VASTO – La cerimonia d’inaugurazione del Cram (Consiglio regionale abruzzesi nel mondo) 2022 si è aperta con l’inno nazionale nella sala Pinacoteca del palazzo D’Avalos a Vasto. Le oltre 25 delegazioni degli abruzzesi emigrati all’estero sono accorse da tutto il mondo per cantare insieme. Qualcuno ha viaggiato anche 24 ore pur di tornare nella madrepatria. Sono attualmente oltre un milione e 300 mila gli abruzzesi che vivono stabilmente all’estero.
Ieri grande giornata per loro e per chi in terra d’Abruzzo c’è rimasto. È oggi difficile trovare una famiglia che non abbia parenti residenti all’estero. Non è esente neanche il presidente della Regione, Marco Marsilio, che è anche presidente del Cram, il quale ha ricordato sua zia dell’America in questi giorni ha compiuto 100 anni e un cugino che ha scelto di chiamare suo figlio con un nome italiano. Un piccolo gesto ma con un grande significato: rimanere saldi alle proprie origini, mantenere un contatto con l’essere italiano.
E cosa c’è di più d’italiano se non la musica e il cibo. Ieri, nel corso della prima giornata di questo evento che la città di Vasto ospiterà fino al 9, sono emerse le caratteristiche salienti dell’essere italiano: cantare e ballare, gesticolare mentre si parla e mangiare un piatto di pasta nel pranzo della domenica.
I discendenti della seconda o terza generazione si accorgono così di avere origini italiane, la vera essenza del made in Italy che, con orgoglio, trasmettono nella vita di tutti i giorni assieme alla voglia di riscatto che in moltissimi casi ha portato al successo nella vita lavorativa.
“Siete la grandezza della nostra regione”, ha detto il sindaco, Francesco Menna, in apertura di cerimonia. “Bentornati a casa”, ha ribattuto Sabrina Bocchino, consigliere regionale di Vasto e componente del Cram. “Siete gli ambasciatori degli abruzzesi nel mondo”, ha sostenuto Sara Marcozzi, altro componente del Cram, e Roberto Santangelo, vicepresidente del Consiglio regionale che ha definito gli emigranti “Figli della nostra terra”. Inizialmente scettico negli anni addietro dell’utilità di questo ente, l’altro consigliere regionale vastese, Pietro Smargiassi che ha mostrato con “orgoglio ed emozione” i risultati più importanti ottenuti dagli abruzzesi all’estero: la fondazione di una scuola italiana a Buenos Aires (Argentina), una radio italiana in Canada con il prezioso aiuto del sindaco di Toronto d’origine abruzzese e l’infaticabile opera di Antonio De Fabritiis, presidente Associazione abruzzesi di Cuba.
“A volte ci si avvicina con sospetto a questi organismi“, ha detto il presidente del Cram, Marsilio. Dal 2004, invece, anno di nascita della struttura abruzzese, c’è stato uno sviluppo sempre più crescente di iniziative culturali, scambi economici e rapporti con le nuove generazioni che ha prodotto finora un bilancio più che positivo: 85 mila 500 euro, “non ancora definitivo”, ha specificato Marsilio.
Gli anni della pandemia hanno frenato gli incontri istituzionali, ma non le videoconferenze e i contatti economici. Ieri si è tornati in presenza, nello splendido scenario del golfo di Vasto, per salutarsi con una stretta di mano e un sorriso. Si procede oggi con la riunione del Cram e la presentazione di progetti specifici a livello regionale nonché con l’illustrazione del programma nazionale “Turismo delle Radici” a cura del Consigliere d’Ambasciata, Giovanni Maria De Vita.
Dopo la cerimonia d’apertura dei lavori del Cram, ieri sera per la prima volta a Vasto, nei giardini napoletani di palazzo D’Avalos, c’è stata la consegna dei premi dedicati a “Dean Martin” e “Gaetano Crocetti“.