La propensione verso gli investimenti finanziari degli italiani negli ultimi anni è cresciuta in modo significativo, come messo in evidenza da tutte le indagini statistiche effettuate nel biennio 2021-2022. In generale infatti sono tantissime le persone che si rivolgono alla cosiddetta finanza personale, cioè a quella gestita in autonomia, per iniziare ad investire. Gli asset che possono essere oggetto di interesse sono molti ma gli italiani sono, da sempre, maggiormente attratti dalla borsa, in quanto rappresenta un settore le cui dinamiche sono maggiormente note e comprensibili.
Oggi le persone sono molto più interessate ad investire in borsa perché con l’avvento del trading online, con i suoi broker di riferimento, è possibile per ogni persona muoversi in tale ambito in modo autonomo e con la massima sicurezza. Questo ha rappresentato un punto di svolta importante, perché fino a non molti anni fa per investire servivano dei capitali cospicui ed era necessario rivolgersi a degli intermediari finanziari (bancari o postali). Inoltre i migliori broker del settore hanno avuto il merito di condurre delle ottime campagne informative, in modo da rendere evidente come eliminare ogni possibile rischio di truffa.
Come muovere i primi passi per investire in borsa
Per avvicinarsi con consapevolezza ai mercati finanziari può essere utile prendere come riferimento la guida per capire come investire in borsa presente su Guidatradingonline.net, portale specializzato nel mondo degli investimenti online. Uno dei primi passi da compiere è quello di scegliere una buona piattaforma, che consenta di gestire le proprie azioni direttamente dal pc o dallo smartphone tramite un’apposita App, in totale sicurezza. I migliori broker, recensiti dalle guide di settore, permettono infatti di ottenere il massimo grado di affidabilità.
La sicurezza delle piattaforme di riferimento è infatti pari a quella delle banche online ma le varie garanzie non sono l’unico aspetto da tenere in considerazione. Non esiste infatti un broker migliore in senso assoluto e ogni aspirante trader dovrebbe scegliere quello che si adatta meglio alle proprie circostanze. Alcuni fattori utili da prendere in considerazione sono ad esempio:
- Il deposito minimo richiesto.
- La modalità demo gratuita.
- I corsi di formazione.
- Le funzionalità offerte.
- Gli strumenti di gestione.
- Le news di settore.
- La lettura dei trend.
- Il parere degli analisti.
Scegliere un broker che richieda un deposito contenuto permette di condurre dei test senza rischiare di perdere quote importanti di un capitale. In tal senso è molto utile anche la modalità demo che permette di imparare a fare trading, apprendere le funzionalità di una piattaforma e testare delle strategie in modo gratuito e privo di rischi. Una ottima idea può essere abbinare dei corsi di formazione, offerti gratuitamente dalle piattaforme ai propri iscritti e sempre consigliabili per i principianti, proprio all’utilizzo test della modalità demo.
Creare un portafoglio bilanciato
Per valorizzare un portafoglio è poi fondamentale fare in modo che questo sia ben bilanciato, in modo da gestire in maniera oculata i propri risparmi. E’ infatti molto importante che la scelta dei vari asset non sia mai lasciata al caso ma sia frutto della messa in pratica di una precisa strategia di ripartizione del budget. Un simile atteggiamento si rivelerà maggiormente prudente e consentirà a chi investe di contenere i rischi e le eventuali perdite. La scelta di un broker incide poi anche sui costi di gestione di un investimento e sulle funzionalità messe a disposizione del trader.
Per quanto concerne i costi è importante sottolineare che tutti i principali broker del settore sono ormai quasi allineati tra loro, in modo da risultare in linea con l’andamento del mercato. Le piattaforme per il trading online prevedono l’utilizzo dei cfd (contratti per differenza) che possono essere acquistati e rivenduti senza dover pagare delle commissioni sulle compravendite, differentemente da quanto avveniva in passato. Questi prevedono soltanto l’applicazione di un piccolo spread tra il valore di acquisto e quello di vendita che può variare tra un broker e un altro ma che è generalmente molto contenuto.
Infine per quanto riguarda gli strumenti di gestione è molto utile, soprattutto quando un trader è alle prime armi, utilizzare il “take profit” e lo “stop loss” che possono limitare in maniera significativa le perdite nel caso le cose non andassero nella maniera auspicata o massimizzare i profitti (tramite la vendita automatica che avviene in corrispondenza di valori prestabiliti da un trader).