L’AQUILA – Un’ottima notizia quella comunicata oggi dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile secondo il quale sono stati assegnati alla Regione Abruzzo, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), oltre 48 milioni relativi a cinque progetti per ridurre le perdite di acqua potabile nella rete degli acquedotti. A dichiararlo il presidente della giunta, Marco Marsilio, e il vicepresidente, Emanuele Imprudente con delega al Servizio idrico e integrato.
I progetti finanziati consentiranno, oltre a ridurre le perdite di acqua, anche di dotare gli acquedotti di strumentazioni e sistemi di controllo digitali e innovativi per la localizzazione e la riduzione delle perdite, favorendo la gestione ottimale delle risorse idriche, riducendo gli sprechi e limitando le inefficienze. Di conseguenza sarà migliorata la qualità del servizio erogato ai cittadini, assicura la Regione.
“Attraverso l’Ersi – spiega Marsilio – sono stati presentati progetti importanti per l’intero sistema idrico regionale. Solo quello relativo alla Gran Sasso Acque è stato ammesso ma non finanziato. Contiamo, però, che con i successivi finanziamenti, previsti per il mese di ottobre, anche quest’ultimo intervento possa essere finanziato”.
L’intervento finanziato relativo alla Sasi spa ammonta a 14 milioni 436 mila 909 euro (su una richiesta di oltre 17 milioni).
“Una buonissima notizia – commenta il coordinatore regionale della Lega Abruzzo, Luigi D’Eramo – in un momento in cui, complice la siccità anche in Abruzzo, ricco d’acqua, ci sono stati problemi di approvvigionamento idrico”.
“Ancora una volta il nostro territorio è interessato da finanziamenti distribuiti attraverso il Pnrr e quelli annunciati potranno contribuire a ridurre i disagi di uno dei temi più sentiti alla luce anche dell’estate torrida che ha evidenziato la drammaticità della carenza idrica in tutto il Bel Paese”. Lo sostiene la consigliera regionale sempre in quota Lega, Sabrina Bocchino, che rileva come “l’anzianità delle condutture e l’inefficienza gestionale hanno portato il sistema idrico teatino a diventare un colabrodo con perdite davvero pesanti”.
“Ora la Sasi e l’Ersi – conclude Bocchino – avranno a disposizione quasi 14 milioni e mezzo di euro per migliorare lo stato delle cose. Siamo ben consapevoli che solo 5 mesi fa il presidente Sasi presentava un piano di interventi che necessitava di oltre 40 milioni di euro e allora vigileremo attentamente sulle scelte prioritarie”.