VASTO – Nato nel 1978 a Gissi, fin da giovanissimo Emanuele D’Ugo si è avvicinato alla musica studiando il pianoforte e la musica classica. A seguito di un periodo di apparente distacco prima dell’età adolescenziale (dovuta ai mutati gusti musicali), all’età di 17 anni, insieme agli amici di sempre, inizia a suonare in una band improvvisata.
Appena terminata la maturità Emanuele decise di trasferirsi a Bologna per intraprendere gli studi universitari (scelse astronomia, un interesse che fin da piccolo aveva coltivato).

“A quei tempi era tutto molto diverso nel campo della produzione musicale, cominciava ad affacciarsi la possibilità di fare “home recording” ma i costi per farlo erano davvero esorbitanti”, racconta Emanuele.
“Una notte – prosegue -, di rientro da una serata, ebbi la brillante idea di attaccare la mia chitarra elettrica al mio pc. Vi risparmio di dirvi che roba era, un comune smartphone da 50 euro di oggi è nettamente più potente. Arrivato a casa non andai nemmeno a dormire ma presi scotch e forbici e sacrificai un jack e una cuffietta, realizzai nella peggior maniera possibile un cavo che potesse adattare la chitarra al mio pc. Con mio grande stupore riuscii a registrare le prime note”.

“A quel punto – continua D’Ugo – feci altri esperimenti e dopo i primi risultati di fattibilità decisi di mettermi a dieta per poter comprare un pc capace di fare quello che faceva un multitraccia a cassette. Dopo un paio di mesi di dieta ebbi modo di comprarmi il pc dei miei sogni, capace di registrare dieci tracce, insieme a Marco e Antonello iniziammo a lavorare a un mio progetto”.
A seguire, il lavoro di Emanuele non si è mai fermato, e adesso produce musica e aiuta diversi artisti locali e non solo per i loro primi brani che li catapulteranno (si spera), verso i loro primi meritati successi.