CUPELLO – La senatrice a vita Liliana Segre, presidente della Commissione Anti-discriminazioni, ha deciso di intervenire nella polemica relativa alla delibera del Comune di Cupello, che secondo l’opposizione funzionerebbe da “bavaglio“, impedendo quindi le critiche all’operato dell’amministrazione. La nota arriva dal Senato della Repubblica: “Apprendo da fonti stampa che l’Amministrazione Comunale di Cupello in provincia di Chieti ha approvato una delibera che prevede la possibilità di ricorrere in Tribunale per “diffamazione aggravata” avverso coloro sospettati di rivolgere, particolarmente a mezzo social, determinate critiche ritenute eccessive ad autorità cittadine”. Ha detto la senatrice.
“Anche nella mia veste di Presidente della Commissione “Anti-discriminazioni” – continua Segre – il mio auspicio è che l’atto venga ritirato e che il dibattito pubblico ed istituzionale riguadagni in qualità”.
Subito è arrivato anche il commento della sezione locale del Partito Comunista: “La senatrice, nostra cittadina onoraria grazie all’azione e alla spinta delle minoranze consiliari (ben poco onorata dall’Amministrazione Comunale di Cupello), ha condiviso l’indignazione profonda per questa pericolosa involuzione autoritaria del Sindaco e della Giunta Comunale per la difesa del diritto di critica e della libertà di espressione”.