ABRUZZO – Periodo d’estate, periodo d’incendi. Il binomio sembra davvero inscindibile. Con il caldo torrido dei mesi clou della bella stagione, infatti, gli incendi iniziano a moltiplicarsi. E per di più il Ferragosto, con i suoi barbecue all’aperto e i suoi fuochi pirotecnici, è alle porte. E allora, per limitare i rischi, il WWF Abruzzo ha lanciato un appello per un ferragosto responsabile, dal momento che le caratteristiche dell’Abruzzo, che presenta un patrimonio boschivo diffuso, a ridosso di insediamenti e infrastrutture anche lungo la costa, fanno della nostra Regione una delle più esposte. Si tratta di minacce concrete che aumenteranno notevolmente nel tempo.
E il WWF Abruzzo fornisce dei dati interessanti: il 97% degli incendi in Europa è riconducibile all’attività umana: negligenza, imprudenza, inesperienza e disattenzione causano spesso roghi senza che ci sia la volontà di arrecare un danno, ad esempio in seguito a un’errata gestione di pratiche agricole o forestali come abbruciamento di stoppie e potature, o attività ricreative come barbecue e fuochi pirotecnici. A questo si aggiungono poi i roghi innescati intenzionalmente in modo criminale per provocare danno agli ecosistemi boschivi.
Il ferragosto è uno dei giorni dell’anno maggiormente a rischio da questo punto di vista e perciò il WWF Abruzzo invita tutti ad attuare comportamenti corretti e responsabili, più che mai in questo periodo delicato. Alcune semplici regole per ridurre il rischio incendio: evitare di gettare mozziconi di sigarette in natura; accendere fuochi solo nelle aree predisposte e autorizzate, e in ogni caso evitare di farlo in condizioni metereologiche particolari, come clima molto secco o in presenza di vento. Non abbandonate mai le braci sul terreno; non accendere fuochi pirotecnici o altre tipologie simili (comprese le “lanterne volanti”); non dar fuoco alle sterpaglie in campagna (attività che in ogni caso va autorizzata) e seguire i consigli e le indicazioni presenti nel territorio dove si vive soprattutto se all’interno di un’area protetta; non parcheggiare sui prati, sia per il danno che questa azione può comportare al cotico erboso sia perché il motore può emettere scintille sull’erba secca; non abbandonare rifiuti nei boschi: possono essere facilmente infiammabili; avvisare subito il 115 in caso di avvistamento di fiamme, anche in presenza di un piccolo focolaio senza aspettare che diventi un incendio.
Un comportamento responsabile da parte di ogni singolo cittadino può aiutare ma la riflessione da fare sul rischio incendi va allargata anche a scale più ampie, In un’epoca caratterizzata da evidenti cambiamenti climatici gli incendi rappresentano una minaccia che necessita di un cambio radicale di strategia: diventa essenziale affrontare il problema prima che si manifesti, attraverso la pianificazione di adeguate metodologie di gestione e prevenzione del rischio.
“Servono interventi strutturali con ruoli chiari e definiti – dicono dal WWF Abruzzo -, ma soprattutto serve un forte e rinnovato impegno delle istituzioni. Si deve uscire dall’emergenza e comprendere che gli effetti dei cambiamenti climatici devono essere gestiti con nuove competenze e alleanze. Il WWF Abruzzo continuerà nella sua opera di presidio e prevenzione, lo farà anche attraverso i cittadini che sono invitati a mantenere comportamenti responsabili, soprattutto nelle attività all’aria aperta e nelle aree protette, ma è pure necessario chiamare le istituzioni alle proprie responsabilità. L’intera regione è a rischio, lo è la sua straordinaria natura, così come lo sono i cittadini e le loro attività. Gli effetti dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, abbiamo fatto sinora ben poco per frenarli, ora dobbiamo fare molto di più e farlo subito e bene”.