VASTO – Proseguono gli appuntamenti con la rassegna “Scrittori in piazza” organizzata da La Nuova libreria in piazza Barbacani. Domani alle 21:30 ci sarà Giulia Alberico con il suo nuovo romanzo La signora delle Fiandre, edito da Piemme.
Nata a San Vito Chietino, l’autrice si è trasferita per gli studi universitari in Lettere Classiche a Roma, dove vive. Ha insegnato negli istituti secondari per decenni.
Il suo romanzo d’esordio, Madrigale (Sellerio, 1999), è ormai diventato un longseller, a cui hanno fatto seguito Il gioco della sorte, Il corpo gentile, Come Sheherazade e altri romanzi e racconti molto apprezzati.
È una forte lettrice e coordina da anni un gruppo di lettura in una libreria romana. Ha diretto collane di Narrativa, collaborato con riviste e quotidiani. Attualmente scrive sulle pagine culturali di L’Osservatore Romano.
Il romanzo è ambientato a Ortona a Mare, nell’ottobre 1585. Margherita d’Austria si è ritirata in Abruzzo da alcuni mesi. È qui che, infatti, dopo tanto peregrinare per l’Europa, ha deciso di trascorrere i suoi ultimi anni.
Qui ha trovato una terra che ama e, soprattutto, che è soltanto sua. Non una pesante eredità paterna, non un privilegio del matrimonio. Sta facendo costruire un palazzo sul mare, un edificio imponente e prezioso che accolga e mitighi la sua vecchiaia.
Ma il tempo di Margherita è quasi finito, un male oscuro si sta insinuando inesorabile nel suo corpo e proprio grazie a quest’immobilità forzata si concede, per una volta, di rifugiarsi nei ricordi di una vita piena, importante ma anche carica di sofferenze.
Figlia bastarda e molto amata dell’imperatore Carlo V, moglie di un Medici e poi di Ottavio Farnese, duchessa di Parma e Piacenza, governatrice delle Fiandre, sorellastra di Felipe di Spagna e di Juan, l’eroe di Lepanto, madre di uno dei più grandi condottieri del suo tempo, Alessandro Farnese.
Ha attraversato un secolo di splendori e di sangue, è stata una pedina nelle mani dell’imperatore e di due papi, ha visto la fine di un mondo e, soprattutto, del sogno paterno: quello di un’Europa unita, imperiale e cristiana.
Ma è stata anche amante del bello, dai gioielli all’arte, alla musica. E ora, sola con la sua dama di compagnia, si trova a chiedersi quale sia il significato profondo della sua esistenza.