Anche se il saldo da inizio anno inerente le performance realizzate rimane ampiamente negativo per quasi tutte le asset class, il mese di Luglio è servito a rientrare da quegli eccessi ribassisti che avevano contribuito ad incupire oltremodo il sentiment degli investitori. Com’era lecito aspettarsi, a guidare la riscossa sono stati i benchmark azionari che a livello globale si sono resi protagonisti di importanti upward trend: secondo gli analisti finanziari la crisi geopolitica e il deterioramento del quadro macroeconomico avevano condizionato troppo nella precedente reporting season le stime di crescita elaborate dai management delle società quotate, di conseguenza i dati migliori delle attese osservati recentemente hanno fatto confluire denaro sui listini. Ma è opportuno far notare come i mercati abbiano prezzato favorevolmente anche indicatori dell’attività economica non proprio positivi; primo fra tutti il PIL statunitense in negativo -il consensus era per una lettura con il segno più- per il secondo trimestre consecutivo.
Persino gli aumenti dei tassi ufficiali di riferimento decisi nel meeting di luglio da FED e BCE non hanno sortito alcun effetto: la Banca Centrale Europea in particolare ha innalzato, dopo oltre 10 anni, il costo del denaro di 50 punti base. E a destar ancora più stupore, in considerazione della stretta monetaria, è il comparto obbligazionario: difatti, a parte il nervosismo che ha interessato le emissioni dei paesi con i debiti pubblici più alti, si è assistito nelle ultime settimane ad una decisa riduzione dei rendimenti. Sulla scorta di questo miglioramento dello scenario di fondo, molti risparmiatori si chiedono quale potrebbero essere gli asset da monitorare per i mesi a venire. A provare a dare una risposta è il team di investireinborsa.org, il sito di riferimento sugli investimenti in borsa, che attraverso approfondimenti periodici analizza l’impostazione grafica dei vari strumenti finanziari e illustra le strategie più idonee per negoziarli.
Materie prime e guidance delle Banche Centrali
Secondo gli esperti di investireinborsa.org, le materie prime ricopriranno un ruolo fondamentale nello sviluppo delle strutture di prezzo dei mercati finanziari nel futuro prossimo: una forte diminuzione delle quotazioni delle commodities, in particolare dei quelle appartenenti al settore energetico, sarebbe infatti un toccasana per il problema dell’inflazione che da mesi affligge la maggior parte dei paesi avanzati.
Una normalizzazione spontanea degli indici dei prezzi aiuterebbe le Banche Centrali a rendere meno aggressiva la stretta sulle politiche monetarie; così facendo si potrebbe evitare un hard landing delle economie, indotto dal raffreddamento dei consumi -peraltro già in corso-, e non si drenerebbe troppa liquidità dal sistema finanziario e dai mercati.
Tool di investimento: come cogliere le opportunità sugli asset finanziari
Per investire sulle varie asset class, quindi, sarebbe opportuno utilizzare un intermediario finanziario che permetta di costruire un’allocazione strategica di lungo periodo o che consenta di effettuare il trading speculativo con la medesima efficacia. Un valida soluzione operativa in tal senso è rappresentata dai servizi dei broker online, soggetti autorizzati che permettono ai propri utenti di interfacciarsi con le piazze di scambio internazionali attraverso i circuiti over the counter. Il punto di forza di queste società risiede nella capacità di sintetizzare uno standard tecnologico molto elevato e costi di fruizione estremamente vantaggiosi.
Chiunque può sottoscrivere un rapporto presso un broker online mediante una veloce procedura da remoto che prevedere il rilascio dei dati personali e dei documenti identificativi. L’apertura e la gestione dell’account non prevede alcun costo, inoltre la maggior parte degli intermediari di solito applica uno spread nella fase di compravendita di un asset tra i suoi livelli bid e ask al posto della commissione di negoziazione. Naturalmente anche il rilascio della piattaforma di trading non richiede alcuna spesa, senza contare che tutte le funzionalità del tool grafico possono essere testate, utilizzando una versione demo del rapporto, alimentata con fondi virtuali.