CITTA’ SANT’ANGELO – “Non potevo augurarmi un esordio migliore in qualità di Coordinatore Regionale Abruzzo del M5S! Una straordinaria partecipazione in presenza e on line – 350 persone in sala, come massimo della capienza possibile dell’Hotel Miramare a Città Sant’Angelo – ed un numero superiore, 430, collegato on line-sono la testimonianza che in Abruzzo il M5S è ancora vitale, vivo, attivo.
Così il Coordinatore Regionale M5S Abruzzo Gianluca Castaldi al termine dell’assemblea regionale che si è tenuta a Città Sant’Angelo: “In Abruzzo abbiamo oltre 4.300 iscritti; e, come dice il presidente Conte – accolto con straordinario calore ed entusiasmo nel suo collegamento e con un coro di Buon compleanno –”abbiamo perso compagni di strada attirati da sirene del potere e del sistema. Ma noi restiamo a testa alta con i nostri valori, aggregando anche nuove forze, nuovi attivisti”.
Prosegue il Coordinatore Regionale M5S Abruzzo: “Quello che sta accadendo, che è accaduto conferma che il Pd si accorda e “disaccorda” con molti, a partire da chi non ha mai votato la fiducia a Draghi. Tranne che con Giuseppe Conte e il M5S. Perché? Semplice: perché noi saremmo gli unici a costringerli a tenere fede alle promesse. Eppure, il PD aveva attivamente sostenuto il progetto riformistico realizzato durante il Conte II”.
Ed ancora: “Come ha ricordato il nostro presidente Conte, sono ormai settimane che sentiamo parlare di cartelli elettorali e di ripartizioni di posti. Sentiamo invocare “un’agenda Draghi” sperando che l’interessato si degni di scriverla e di un “metodo Draghi”, confidando, forse, che anche in futuro ci sia un governo che decida senza confronto politico, limitando i passaggi in Parlamento. E che rifiuta confronti sui temi politici che si sollevano”.
Continuando, il senatore Castaldi ricorda come i 9 punti indicati per un confronto con il Presidente Draghi rimangono fermi. E tra questi “il reddito di cittadinanza, sul quale M5s non è più disponibile a considerare ulteriori restrizioni ancora più penalizzanti, preordinate a restringere la portata applicativa di questa riforma, salario minimo, fine della sospensione del ‘decreto Dignità’ per contrastare il precariato, interventi straordinari per famiglie e imprese ,un sostanzioso taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori, transizione ecologica vera, Superbonus 110%, l’introduzione di un meccanismo legislativo che eviti la violazione delle prerogative parlamentari da parte dell’esecutivo”.
Conclude il Coordinatore Regionale M5S Abruzzo: “Ora tocca a noi, ai nostri attivisti affermare nei territori le nostre proposte conquistando il consenso necessario per portare in parlamento le nostre istanze con la massima rappresentanza possibile! Tutti al lavoro!”