PESCARA – Dal 1 agosto è pienamente operativo il centro di distribuzione Amazon di San Salvo nel quale prestano servizio al momento 460 addetti provenienti in gran parte dall’Abruzzo e dal Molise, oltre ad alcuni lavoratori che invece arrivano da più lontano e da altre regioni non proprio confinanti e per i quali sussiste il problema di trovare alloggi in affitto soprattutto in questo periodo estivo sia dalle parti di San Salvo e Vasto sia nel vicino Molise. Lo fanno sapere con una nota congiunta le sigle sindacali Cgil AbruzzoMolise e Filt Cgil AbruzzoMolise.
“In questi primi giorni di attività – si legge – sta emergendo un problema importante comune a tutti gli attuali addetti del nuovo polo logistico. Si tratta della sostanziale assenza di trasporto pubblico necessario a soddisfare gli spostamenti casa-lavoro delle maestranze impiegate h24 nello stabilimento di San Salvo. I lavoratori hanno turni avvicendati e scaglionati al pari di quelli che normalmente accadono nei restanti poli industriali/logistici presenti nel territorio dove però le istituzioni regionali garantiscono da sempre il servizio di trasporto per il cosiddetto pendolarismo operaio”.
“La Cgil Abruzzo Molise – prosegue la nota – unitamente alla categoria regionale che segue espressamente il settore dei trasporti, la Filt, ha trasmesso una nota alle istituzioni regionali maggiormente interessate chiedendo un incontro urgente per individuare formule e soluzioni atte a risolvere tali disagi e ad assicurare ai lavoratori quel diritto universale alla mobilità garantito anche dalla nostra Costituzione”.
“Al momento i 500 lavoratori (e che ben presto secondo le aspettative aziendali potrebbero raggiungere il migliaio) devono necessariamente raggiungere il luogo di lavoro esclusivamente con i propri mezzi, conclude la nota. I turni risultano incompatibili finanche con il servizio ferroviario verso il quale, peraltro, ci sarebbero ulteriori difficoltà legate alla necessità di dover raggiungere la stazione ferroviaria di Vasto/San Salvo che dista circa quattro chilometri.
Nell’eventualità che gli orari di ingresso e di uscita dei lavoratori del polo Amazon risultassero compatibili con quelli delle fabbriche limitrofe (Pilkington/Denso), potrebbe essere sufficiente prolungare semplicemente il percorso che gli attuali vettori assicurano per garantire il servizio“.