ROMA – Gli studenti che hanno cominciato un ciclo scolastico durante la pandemia non conoscono i volti di prof e compagni, se non al di fuori degli istituti scolastici e fatta eccezione per i bimbi della materna.
Quest’anno, a settembre, si rientra a scuola senza mascherina. La situazione sarà controllata settimana dopo settimana, ma secondo Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, i dispositivi “non si useranno perché si va verso l’endemizzazione, con sintomi più blandi“.
Allo stato attuale, non si prevede il rinnovo del protocollo di sicurezza anti Covid in scadenza a fine mese.
“Le mascherine non sono usate quasi più – fa sapere Orizzonte Scuola – non avrebbe senso reintrodurle a scuola, soprattutto se l’andamento della pandemia resta quello attuale, con la curva destinata a scendere. Quindi gli studenti cominceranno l’anno 2022-2023, a metà settembre, con il volto scoperto”.
È di poche ore fa la notizia che sono state diffuse le “Indicazioni strategiche ai fini di mitigazione delle infezioni da Sars-CoV-2 in ambito scolastico (anno scolastico 2022-2023)“, redatte dall‘Istituto superiore di sanità, ministero della Salute e quello dell’Istruzione con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
È stato individuato un doppio livello che consente al sistema un’adeguata preparazione e un’attivazione rapida delle misure al bisogno. Entro pochi giorni sarà pubblicato un documento apposito con le indicazioni per le scuole dell’infanzia.
Per quanto riguarda le misure di prevenzione di base, attive al momento della ripresa scolastica, il documento individua come misure di prevenzione: la possibilità di permanenza a scuola consentita solo senza sintomi/febbre e senza test diagnostico per la ricerca di Sars-CoV-2 positivo; l’igiene delle mani ed ‘etichetta’ respiratoria, ovvero modalità di protezione durante i colpi di tosse e starnuti; l’utilizzo di mascherine (Ffp2) per personale scolastico e alunni che sono a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 (tutti gli altri no); sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati; strumenti per gestione casi sospetti/confermati e contatti; ricambi d’aria frequenti.
Per quanto riguarda la fase successiva, il documento individua come possibili ulteriori misure di prevenzione, sulla base di eventuali esigenze di sanità pubblica e di cambiamenti del quadro epidemiologico (cioè in caso di peggioramento della situazione ed è valido per tutti): il distanziamento di almeno 1 metro (ove le condizioni logistiche e strutturali lo consentano); precauzioni nei momenti a rischio di aggregazione; aumento della frequenza di sanificazione periodica; gestione di attività extracurriculari, laboratori, garantendo l’attuazione di misure di prevenzione; mascherine chirurgiche, o Ffp2, sia da fermi che in movimento (da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza scolastica); concessione di palestre/locali a terzi con obbligo di sanificazione; somministrazione dei pasti nelle mense con turnazione; consumo delle merende al banco.
Ritorno in classe quindi con mascherine per tutti e distanziamento di un metro SOLO in presenza di un forte aumento di contagi. Determinanti saranno i dati delle prossime settimane.