VASTO – E’ imminente l’uscita dell’ultima opera letteraria di Domenicangelo Litterio, il romanzo dal titolo “detto Caino”.
Dopo saggi sociologici e storici, ricerche e racconti, il professor Litterio questa volta si cimenta con un romanzo che parte dal fenomeno del brigantaggio in Abruzzo, per indagare i grandi temi che da sempre tengono impegnati filosofi, teologi e pensatori.
Bene e male, giusto e sbagliato, aggredito e aggressore, sono davvero concetti assoluti che dividono nettamente il genere umano, come Caino da Abele? La risposta dell’Autore nelle parole di una Vecchia, che ricorda le gesta del brigante Diodato, detto Caino.
“Il libro – scrive il professor Nicola Ranieri nella sua prefazione all’Opera – risulta mirabile, potentissimo nonché avvincente nel suo essere un romanzo storico sull’Unità d’Italia e il brigantaggio, ma al contempo etico-politico e soprattutto lirico”.
“Il personaggio della vecchia nonna – poi spiega – si trasforma in quello della coscienza o, meglio, della sua voce: introiettata a tal punto da farsi alter ego dell’autore che – attraverso il di lei sguardo sul mondo e in forma di controcanto – vede, riflette e giudica le umane vicende e la storia scritta dai vincitori”.