ROMA – Fanalino di coda per l’Abruzzo secondo il Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente (Snpa). Oltre seimila chilometri di costa analizzata, 30 mila campioni prelevati nei mari e laghi italiani (con alcuni fiumi), acque di balneazione sottoposte a periodici controlli per garantire la salute dei bagnanti.
I dati del quadriennio 2018-2021 – pubblicati sui siti delle diverse Arpa/Appa, sul portale Acque del ministero della Salute e dell’Agenzia europea dell’ambiente hanno portato a una classifica che resterà in vigore per tutta la stagione balneare 2022.
“Da scarso (meno del 2% dei casi) a eccellente (89%), – si legge nel rapporto – ogni singolo tratto di costa mantiene per tutta l’estate la classificazione che testimonia il recente andamento di quel tratto.
Il monitoraggio è effettuato quasi ovunque dal personale delle Agenzie regionali e delle Province autonome per la protezione dell’ambiente.
Anche quest’anno sono molte le regioni in cui oltre il 90% di acque è considerato eccellente, sommando anche le buone, si arriva a livello nazionale al 94 per cento. In particolare la Puglia ha il 99% di acque eccellenti, la Sardegna il 97,6% e la Toscana il 96%.
Seguono Emilia-Romagna con il 93,8%, Veneto 91,4%, Friuli- Venezia Giulia con il 90,9%. Tra le regioni che hanno oltre l’80 per cento di acque eccellenti ci sono: Marche (89,8%) Basilicata (86,7%), Liguria (86,3%), Calabria (85,5%), Lazio (84,1%), Molise (83,3%), Campania (82,8%) e Sicilia (80,6%). In fondo alla classifica c’è l’Abruzzo con il 71,9%.
L’analisi che ha condotto a questi risultati ha tenuto conto dei campioni prelevati una volta al mese e serviti a verificare l’assenza o la presenza (sopra una certa soglia) di due batteri, Escherichia coli ed enterococchi intestinali e di alghe potenzialmente tossiche, la cui presenza serve anche a capire eventuali correlazioni con il riscaldamento globale.