di Gabriele Cerulli
Da un po’ il telefono ha ripreso a squillare con una certa frequenza. Amici, conoscenti. Poi ci sono “quelli che” ti ricordi, ci siamo conosciuti quella sera…
È una estate Vastese con tante contraddizioni in una città che ama le complicazioni.
Quasi un mese e mezzo di boom turistico mai registrato prima. A partire dall’ultima settimana di maggio, un inedito anche questo. Complice un clima torrido di piena stagione, gli alberghi hanno anticipato le aperture anche di due settimane. I quasi 150 B&B vicino al tutto esaurito. Ristoranti e pizzerie al collasso anche per via dell’ormai cronica mancanza di personale. In spiaggia non si è registrata differenza tra il lunedì e la domenica. All’improvviso il black out. Parziale. In spiaggia, sempre tanta gente. I locali hanno cominciato a lavorare meno, in centro quattro gatti a passeggio. La Marina piange.
Da circa metà luglio qualcosa è cambiato e sale il malumore. Gli esercenti lamentano un cartellone estivo avaro di opportunità, ma in particolare gli eventi organizzati all’Arena Morricone sono andati benino nel migliore dei casi.
Contraddizioni e complicazioni dicevamo. Tre minuti di pioggia violenta e scatta il black out nella parte orientale della città. Città curata non proprio a dovere nei particolari, tariffario maggiorato sulla occupazione di suolo pubblico che costringe gli operatori di settore a rinunciare all’organizzazione di serate musicali. In materia, pare che sia intervenuta energicamente l’assessora al commercio Anna Bosco in una riunione tenuta venerdì in Comune. Se è solo un deterrente per tappare una falla o avremo concilianti passi indietro, lo vedremo nei prossimi giorni. Altrimenti, la falla, rischia di fare la stessa fine del canalone di Fosso Marino. Che piova o meno.
Dunque, se dici Fosso Marino e parli di contraddizioni e complicazioni, beh, come fai a tenere fuori il Jbp? Facciamo che facciamo passo. Tanto c’è traffico da quelle party…
Vasto, dunque, fatica a non mostrare solo la sua parte migliore.
E’ un po’come Luna di Gianni Togni, crede solo nelle stelle.
Noi vogliamo solo augurarci che le ondate di nuovo turismo giunto in città dal 2020 resti più attratto che distratto dai disservizi.
Ci riempiamo la bocca di Costa dei Trabocchi e Via Verde, ma se vieni in vacanza a Vasto ti accorgi che qualcosa ti sfugge. Che sta Via Verde s’intoppa proprio dove hai scelto tu di villeggiare.
Non perdiamola questa occasione. Lasciamo un po’ da parte calcoli e prospettive elettorali. Alziamo la barra, teniamola dritta, puntiamo la meta e cerchiamo di arrivare primi.
Per una volta e per sempre.