Zonaglobale è la nuova rubrica dedicata all’estero seguita dal nostro Lorenzo Scampoli, studente vastese dell’Università degli Studi Gabriele D’Annunzio di Chieti e Pescara, che quest’anno è in Finlandia per il Progetto Erasmus.
Un’occasione da non perdere per conoscere e farti conoscere il modus vivendi di questo Paese non molto lontano dal Circolo Polare Artico e, soprattutto, quanto c’è di simile e quanto di diverso tra il nostro bell’Abruzzo e un luogo con abitudini così distanti dalle nostre.
Cosa scoprirai in questa puntata?
Dopo averti parlato del cibo, di come si vive in un cottage e del sole di mezzanotte, oggi ci concentriamo su un aspetto che chiunque noterebbe a colpo d’occhio appena arrivato in questo Paese, dopo essere uscito dall’aeroporto di Helsinki: l’organizzazione degli spazi e la sicurezza delle strade nelle principali città finlandesi. Mentre nel nostro Abruzzo spesso ci troviamo imbottigliati nel traffico, magari in una strada stretta, piena di toppe, buche (o “crateri”, a seconda della gravità), qui in Finlandia c’è letteralmente spazio per tutti.

Nella nostra regione sono stati 2205, nel 2020, gli incidenti stradali avvenuti: 3090 i feriti e 59 i morti (secondo l’Istat). Il dato, condizionato dal lockdown, è inferiore rispetto a quelli dei due anni precedenti. Nel 2019, infatti, c’erano stati 3160 incidenti (78 morti e 4648 feriti) e nel 2018 3145 (76 e 4683). In Finlandia nello stesso spazio largo pochi metri convivono auto, mezzi pubblici, pedoni e ciclisti e il numero di incidenti stradali è uno dei più bassi in Europa, circa 40 incidenti ogni milione di abitanti. Ma com’è possibile?
La risposta è intuibile con un rapido sguardo. Le strade sono divise in ben tre spazi. Il primo, quello più grande (su questo dettaglio tornerò in una prossima puntata), è riservato ai pedoni. La zona pedonale è “arredata” dal verde pubblico (molto curato, a differenza di quanto purtroppo spesso accade dalle nostre parti), panchine e piccole fontane. Il secondo spazio è riservato, come in ogni strada che si rispetti, ai veicoli. Infine il terzo spazio è riservato ai mezzi pubblici (nota bene, quasi completamente elettrici!).

Nel corso degli anni in Finlandia, ma anche in altri Paesi nordici, le amministrazioni hanno deciso di ridurre lo spazio della strada destinato alle auto, estendendo quello dedicato ai pedoni e ai ciclisti. A mio avviso, e anche secondo le persone che vivono qui, il governo cerca di rendere “sconveniente” l’utilizzo dell’auto per favorire quello delle biciclette. Come? Per esempio rendendo quasi tutti i parcheggi (spessissimo sotterranei) a pagamento e programmando i semafori, che sembrano perennemente “bloccati” sul rosso. Perché non provare a realizzare qualcosa del genere anche a Vasto e negli altri comuni italiani? In Finlandia, inoltre, i veicoli, in alcune città e in alcuni orari, non possono circolare nei centri abitati se alimentati da benzina o diesel e i controlli degli automobilisti da parte delle forze di polizia sono molto frequenti. Questo anche a causa di una problematica molto diffusa in questo Paese, ovvero il consumo (che facilmente diventa abuso) di bevande alcoliche, di cui ti parlerò in una delle prossime puntate.