VASTO – Una lettrice di Zonalocale, Pia Daniela Vaccaro, ha segnalato al giornale di aver ricevuto “giustamente” una multa per aver occupato un posto riservato ai disabili vicino all’ospedale San Pio. Dal comando della polizia municipale di Vasto, un vigile le ha precisato che ha trasgredito una norma e lei “giustamente” ha pagato un’ammenda di 115,50 euro più una decurtazione di 4 punti sulla patente.
La questione non finisce qui: la signora è al quinto mese di gravidanza e si è recata da sola all’ospedale per effettuare delle visite di controllo. Dopo aver fatto due-tre giri con l’auto, alle 9 del mattino senza trovare parcheggio, esausta dal caldo e dalla fretta, ha occupato un posto che non le spettava. Alla sua richiesta di stalli rosa all’interno dell’ospedale, il signore della guardiola le ha risposto che sì c’erano, ma riservati alle puerpere, cioè a coloro che hanno già partorito e devono effettuare controlli su di loro o per i neonati.
Pia Daniela Vaccaro è alla prima gravidanza, aspetta un maschietto e, già poco tempo prima, era stata in ospedale per ulteriori controlli trovando parcheggio vicino alla scuola dell’infanzia Santa Lucia. “Faceva un caldo terribile – ha detto – e per i primi tre mesi ho avuto una gravidanza a rischio. Così mi sono ripromessa di parcheggiare più vicino”.
Alle sue rimostranze al comando dei vigili urbani, l’addetto, sì comprensivo, le ha suggerito per le prossime volte di parcheggiarsi nell’area carico/scarico vicino al Cup. “Chi mi assicura che non sia nuovamente multata?”, domanda la signora. E qui si conclude la narrazione della vicenda, ma non la questione.
Il primo appunto da fare è che Pia Daniela Vaccaro ha parlato, suo malgrado, solo con persone di sesso maschile che, per quanto potessero essere comprensivi, non hanno per natura conoscenza dell’evento gravidanza.
Dai primissimi giorni fino al nono mese di gestazione, per una donna portare in grembo un’altra vita è una fatica, un rischio e un sacrificio. Che ogni mamma fa per sé e per il mondo intero perché una vita è un regalo che si fa all’umanità intera, altrimenti saremmo già estinti.
Il secondo appunto, invece, è di carattere normativo. Il Codice della strada 2022, cioè quello in vigore, prevede parcheggi “rosa” riservati alle donne in gravidanza e ai genitori con figli fino a due anni, in particolar modo in prossimità di strutture pubbliche (scuole, poste, banche, ospedali e asl) o attività commerciali, purché sul parabrezza dell’auto sia esposto il contrassegno rosa rilasciato dal Comune.
Alla richiesta di Zonalocale se una di queste due persone che ha incontrato, le abbia domandato o informato sull’esistenza del contrassegno rosa, la risposta è stata: “No!”, con tono di meraviglia.
Le indicazioni del Codice della strada in materia sono queste: il permesso rosa deve essere rilasciato dal Comune di residenza. Si tratta dell’unico modo per essere autorizzati a parcheggiare negli appositi stalli. In genere ogni amministrazione comunale predispone dei moduli appositi da compilare con i propri dati, da presentare poi all’Urp comunale o alla polizia municipale. I moduli possono altrimenti essere inviati con raccomandata con ricevuta di ritorno, via Pec o con procedura telematica (autenticazione con Spid).
Per richiedere il permesso rosa bisogna consegnare: la copia della patente e una del libretto dell’auto; la copia del certificato di nascita e/o della presunta data del parto.