VASTO – Domani alle 19,30 in piazza Barbacani, in collaborazione con Italia Nostra, ci sarà la presentazione del romanzo Italico di Elsa Flacco.
Abruzzese di Guardiagrele, Elsa Flacco è insegna lettere al liceo scientifico. Tra il 1999 e il 2012 ha pubblicato articoli e saggi sul patrimonio storico-culturale dell’Abruzzo, in rivista e volume.
Autrice di numerosi contributi apparsi nei Moduli di letteratura regionale abruzzese (Carabba 2007-2010), e in Abruzzo 1861, Gli scrittori abruzzesi e l’Unità d’Italia (Carabba 2012). Del 2016 è il testo teatrale Un palmo e mezzo sotto la terra; nel 2017 è uscito per Oakmond Publishing il romanzo Per Francesco, che illumina la notte; nel 2019 la biografia Giuseppe Dell’Orefice per la Libreria musicale italiana . Un canto interrotto sulla scena napoletana dell’Ottocento. Nel 2019 l’autrice è stata nella giuria del 22esimo Premio internazionale Ignazio Silone.
Ecco la trama del libro che Flacco presenterà ai lettori di Vasto.
“Siamo a Roma nell’anno 24 a.C. (730 a.U.C.): Asinio Pollione riceve la visita dell’amico Orazio Flacco, inviato da Mecenate a metterlo in guardia sui rischi che corre pubblicando la sua opera storica che racconta gli ultimi decenni della storia di Roma dal punto di vista di un protagonista scomodo, quale lui è stato. Asinio si trova a dover fare i conti con il passato e decide di affrontare un incontro rimandato per tanti anni, costringendosi a guardare in faccia una realtà sconvolgente, invano spinta ai margini di una vita di successo”, racconta la docente.
All’interno di questa cornice, il romanzo ripercorre le vite di Asinio Pollione e Cecilia Metella e i grandi avvenimenti del tramonto della repubblica romana. È diviso in tre parti e costruito su capitoli che alternano i punti di vista dei due protagonisti, maschile e femminile: Cecilia è la figlia di Clodia, l’amata del poeta Catullo. Pollione, di origine italica, è stato uomo politico, ufficiale cesariano e scrittore, amico di Catullo, Virgilio e Orazio.
“Asinio viene da una famiglia italica giunta da poco a Roma. Nel 60 a.C. ha sedici anni e frequenta la casa di Clodia, dove conosce la figlia dodicenne della padrona di casa, Cecilia, un incontro che cambierà la vita di entrambi. Negli anni successivi Asinio diventa un valente oratore e inizia a seguire la politica avvicinandosi sempre di più a Cesare; Cecilia è testimone degli amori controversi di sua madre, degli attacchi di Cicerone alla sua famiglia e dell’uccisione di suo zio Clodio.
A diciannove anni viene data in moglie a Publio Cornelio Lentulo Spinther: un matrimonio infelice, da cui cercherà scampo attraverso diverse relazioni con altri uomini, divisa tra l’aspirazione alla libertà e i pesanti condizionamenti familiari, sociali, politici. Il grande amore è però Asinio Pollione, il Marrucino. Asinio è un giovane ambizioso e desideroso di mettersi in luce con Cesare, che incarna l’energia rivoluzionaria di chi vuol cambiare un sistema politico logoro.
Divenuto ufficiale cesariano, lo seguiamo alle prese con le vicende politiche e militari, mentre anche Cecilia entra nel gioco politico servendosi della sua posizione familiare, in un vorticoso succedersi di intrighi e cambi di fronte”.
L’ultima parte del romanzo vede i due protagonisti alle prese con i tentativi di risolvere l’enigma di alcune morti misteriose che sembrano avere oscure implicazioni nel clima violento delle lotte per il potere. Asinio e Cecilia hanno un ultimo incontro tempestoso, prima che le loro strade si separino, per riunirsi solo molti anni dopo, in un confronto drammatico che segnerà il loro destino.