Minicorso – 6 – Le GESTIONI PATRIMONIALI
Dopo aver visto cosa significa investire e cosa sono gli strumenti finanziari, le obbligazioni, le azioni, i derivati, i fondi e le polizze, continuiamo con LE GESTIONI PATRIMONIALI la carrellata degli oggetti che possiamo acquistare sul mercato.
Le GESTIONI PATRIMONIALI sono strumenti finanziari dove l’investitore DELEGA la Banca nella gestione del proprio denaro, cioè le dà MANDATO di GESTIONE del suo CAPITALE.
L’intermediario, che per questa attività è autorizzato dalla Banca d’Italia e dalla CONSOB (soggetto di vigilanza) decide in modo autonomo come investire il capitale del cliente, ma lo fa nei termini e secondo le direttive rischio-rendimento stabilite dall’accordo con l’investitore, accordo che LO VINCOLA.
Il cliente sottoscrive questo contratto, che è appunto il Mandato di Gestione, versa la somma che intende investire e affida alla Banca la costruzione e la gestione del proprio portafoglio di investimenti (azioni, obbligazioni, fondi, ecc.).
La gestione non ha scadenza, nel senso che il cliente può richiedere in qualsiasi momento il rimborso parziale o totale dell’investimento, pertanto ha una durata indeterminata.
Dal punto di vista fiscale, ad ogni termine di anno, si viene tassati solo se ci sono stati guadagni, altrimenti no.
Sulle Gestioni Patrimoniali vi sono poi informazioni tecniche di dettaglio che non ritengo utile trattare in un Minicorso, quindi vado alle CONCLUSIONI.
CONCLUSIONI.
Con questo minicorso ho voluto provare a spiegare cosa significa investire e quali sono i principali strumenti finanziari che esistono sul mercato.
In Italia la cultura finanziaria non è ai primi posti rispetto al resto del mondo, anche se le materie che la riguardano sono state introdotte negli ultimi anni nelle scuole dei diversi gradi, e questo nei molteplici livelli di apprendimento e consapevolezza.
A partire dalla conoscenza della moneta e della sua funzione.
Poi dal suo valore, dalle transazioni economiche come il PAGARE i beni, dal concetto di reddito.
Nelle scuole secondarie viene insegnata una cosa importantissima:
Il Ponderare le scelte di consumo in un’ottica sia di breve che di medio e lungo periodo, in base al proprio vincolo di bilancio e ad altri fattori, come l’utilità personale, le esigenze familiari, gli imprevisti, il reddito e la ricchezza.
Altro insegnamento è il Pianificare e monitorare le entrate e le uscite a breve e a medio-lungo termine.
Anche il Saper stilare un budget personale e familiare è un’abilità importante, come anche Comprendere i rischi finanziari e capire il credito.
Insomma, i nostri giovani del futuro, quelli nati nell’ultimo decennio, sapranno come muoversi con le loro finanze, almeno lo avranno imparato a scuola.
Noi no, noi l’abbiamo imparato con l’esperienza, e in casi fortunati guardando l’esempio positivo dei nostri genitori.
Si, in questo minicorso abbiamo parlato e spiegato di COSA e COME.
Credo che il cosa e il come siano utili, però, o ve lo dico io, o ve lo dice un altro, alla fine non è tanto diverso, sono nozioni.
Credo però che la cosa più importante sia il PERCHE’, il perché CONTA di più.
È perché?
Il PERCHE’ sono i nostri OBIETTIVI, sono la mira al BENESSERE, la mira a veder star bene i nostri figli, a garantire loro gli studi, a garantire a noi stessi una vecchiaia serena, la tutela della salute, la costruzione di un patrimonio soddisfacente, un viaggio, tutto quello che desideriamo.
E questo è tutto.
Poi, se alla costruzione e alla pianificazione ci arrivo competente, è il top, è la seta che non si deve confondere con la lana, con tutto il rispetto per quest’ultima.
Ossequi.
Carmela Minelli, consulente finanziario
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