VASTO . La Vastese Calcio non ripartirà dal gruppo di Giuseppe De Palo. Troppe le situazioni incerte e i continui capovolgimenti di fronte per proseguire la contrattazione.
“Abbiamo parlato con l’avvocato di Franco Bolami fino alle 23.30 di ieri sera – spiega il rappresentante romano – perché non abbiamo mai tirato i remi in barca. Il legale ci ha fatto sapere che la trattativa sarebbe potuta andare avanti nel caso di una proposta d’acquisto superiore alla precedente. Ma noi non giochiamo al rialzo”.
I contatti fra le parti, come affermato nelle precedenti settimane, sono stati avviati il 18 giugno:” Dopo il pour parler di metà mese – continua l’ex dg del Termoli – io e l’imprenditore Ettore Serra abbiamo lavorato per far sì che la trattativa potesse decollare.
Lunedì 20 giugno abbiamo presentato un’offerta verbalmente accettata da Pietro Scafetta. Avevamo intenzione di chiudere, ma la società ha voluto attendere l’incontro presso il comune di Vasto con Attilio Di Stefano.
Successivamente il sindaco Francesco Menna mi ha invitato a un colloquio. Tengo a precisare che noi avevamo attenzionato i bilanci e pianificato un programma per sistemare le situazioni economiche a carico del club”.
Nella notte la sofferta decisione di abbandonare completamente la trattativa: ”Dispiace perché è stata data più importanza al sottoscritto che all’imprenditore che avrebbe rivelato la Vastese, che è un importante manager del settore energetico. Io tra l’altro – conclude De Palo – non mi sarei occupato di prima squadra ma solo di valorizzare i giovani e forse questo è stato uno dei motivi per cui non hanno mai voluto venderci la proprietà. Dispiace perché avrei superato i personalismi che limitano la crescita del calcio locale, soprattutto del settore giovanile che avevo già esaltato nella mia precedente esperienza in biancorosso quando con savoir faire avevo unito le diverse realtà territoriali e posto le basi per una Vastese che sarebbe stata capofila di un progetto importante.
Sotto la mia gestione sono arrivati giocatori che poi sono stati richiamati, penso a Marianelli o Alonzi. Non solo. Cavuoti è emerso grazie al mio operato, tramite l’ottimo rapporto con Lucio Rullo. Sono stato io a portare il ragazzino a Milano, Parma e infine ad avvicinarlo al Cagliari del romano Daniele Conti.
Ad ogni modo, non ho risentimento, anzi la Vastese è sempre nel mio cuore. Mi auguro possa arrivare più in alto possibile”