di Miriam Giangiacomo e Rossana Pagliaroli
VASTO – Dopo 33 anni riprende il gemellaggio tra le città di Vasto e quella di Perth. Oggi cerimonia ufficiale per la consegna della chiave da parte del sindaco, Francesco Menna, al primo cittadino di Perth, Basil Zempilas, nel corso di una riunione straordinaria del Consiglio comunale.

Una città metropolitana dell’Australia occidentale che conta ormai due-tre generazioni di vastesi alle quali Menna ha rivolto la frase che ha suggellato il rinnovato gemellaggio: “Per ogni vastese – ha detto – dovrebbe essere naturale pensare di essere un po’ di Perth. E per ogni figlio o nipote di famiglia di emigranti dovrebbe essere naturale pensare che nelle sue vene scorra il sangue di persone che hanno lasciato Vasto, o che ancora vivono nella nostra città”.

La chiave consegnata a Mr Zempilas, anche lui figlio di una generazione di emigranti (la mamma era greca) vuole essere il simbolo per l’intera cittadinanza vastese a Perth. “Un ponte mai chiuso – ha specificato Menna – tra un passato fatto di sofferenza e una speranza nel cuore per il futuro”.

L’assessore Carlo Della Penna, con delega ai Gemellaggi, è poi intervenuto per ricordare quanto in questi 33 anni ci sia stata “una conoscenza reciproca fatta di esperienze di tante famiglie, associazioni e studenti”.
Per Luigi Marcello, consigliere di maggioranza, è importante capire e far capire alle nuove generazioni che “gran parte della nostra storia recente è legata a quella degli emigranti che, con capacità, professionalità, senso del rispetto e della cooperazione hanno costruito una vita dignitosa”. “Ricordo con commozione – ha aggiunto – quanto siano legati i vastesi di Perth alla processione della Sacra Spina, una delle tradizioni meglio conservate”.
Per l’opposizione, invece, ha preso la parola Francesco Prospero che, sulla scia della memoria del compianto cavaliere Silvio Petroro ha detto: “Ricordo quel 18 dicembre 1989, giorno del gemellaggio, quando davanti alla statua dell’Emigrante qui a Vasto e, dall’altro capo del mondo, allo scalo marittimo di Perth centinaia di vastesi hanno provato un’emozione memorabile”. “È la stessa che proviamo noi oggi”, ha precisato Prospero.
Se prima, nel dopoguerra, il viaggio Vasto-Perth durava 35 giorni, il sindaco Zempilas ha detto che ora c’è un volo diretto Roma-Perth. Il tragitto è lo stesso, ma il tempo ha accorciato le distanze. E la vicinanza con la regione è visibile nella laguna di Perth, dove primeggia il granito di Pacentro (L’Aquila), a dimostrazione della durezza ma anche della gentilezza abruzzese.

Chiara Palmieri è un’altra guest star della giornata, intervistata da Zonalocale, celebrata con una targa ricordo. Patologa veterinaria e ricercatrice all’università di Brisbane, la docente è originaria di Vasto marina e insignita del titolo di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana da parte del presidente Sergio Mattarella. Compagna di banco di un consigliere comunale dell’opposizione, Vincenzo Suriani, e di scuola del sindaco Menna. Lei è più di casa qui a Vasto, avendo la famiglia in Italia. Con la Sirenetta e il mare vastese nel cuore, porta avanti l’orgoglio nostrano prima di donna poi di ricercatrice che studia come curare i tumori alla prostata.
Altro esponente di spicco abruzzese è stato Tony Fini, originario di Casoli, imprenditore edile da 58 anni in Australia, a cui il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, ha consegnato un riconoscimento.
A chiusura della celebrazione, l’intervento di Gianni Petroro, figlio di Silvio, che ha riportato le parole e tutta l’emozione provata dal padre: “Era notte quando ricevetti una telefonata da Perth con cui mi avvisavano di una seduta del Consiglio comunale che aveva scelto Vasto tra le diverse città con le quali fare il gemellaggio. Piansi come un bambino”. Era l’amico Vincent Soria che suggellava il patto di amicizia che stamane è stato riconfermato dopo due anni di fermo.


