VASTO – Molti fedeli vastesi chiedono che resti Don Gianfranco Travaglini alla concattedrale di San Giuseppe. La nota che segue è stata inviata a Sua Eccellenza Mons. Bruno Forte e a tutti vescovi di Abruzzo e Molise, corredata da 1116 firme.
“Ecc.za Rev.ma,
la comunità parrocchiale di San Giuseppe, concattedrale dell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto da Lei sapientemente guidata, unitamente all’intera comunità della Città del Vasto, ha appresso nei giorni scorsi del prossimo trasferimento di Don Gianfranco Travaglini, alla volta del seminario diocesano di Chieti e dell’arrivo di Don Luca Corrazzari.
La notizia ha determinato un significativo disorientamento nelle citate comunità, legatissime a questo umile e laborioso sacerdote, che è diventato un saldo riferimento, sia da un punto di vista squisitamente religioso, sia civile.
Nell’ambito della sua missione pastorale, infatti, Don Gianfranco è stato il principale promotore e artefice di molteplici iniziative a favore dell’intera comunità, con particolare attenzione alle situazioni di disagio sociale ed economico.
Sotto la Sua guida, la concattedrale di San Giuseppe, in continuità con il Suo predecessore Don Giovanni Pellicciotti, è divenuta il cuore pulsante della fede e dell’impegno civile nel cuore della Città del Vasto.
Don Gianfranco ha saputo rinnovare la comunità parrocchiale con un’infaticabile attività di progettazione pastorale e con la sua brillante capacità organizzativa, grazie alla quale è riuscito a radunare intorno alle attività della concattedrale un mondo trasversale costituito da volontari, movimenti laicali e gruppi parrocchiali, formatisi sotto la sua gestione.
Al fianco di Don Gianfranco, infatti, si è riunita l’intera comunità nelle molteplici iniziative della Sua missione. Il Suo trasferimento, quindi, lascia un vuoto che rischia di essere incolmabile per i fedeli. Riteniamo che tale modo di svolgimento del Suo mandato sia in linea con quanto previsto dal codice canonico nella parte in cui prevede che il parroco “…è chiamato a partecipare al ministero di Cristo, per compiere al servizio della comunità le funzioni di insegnare, santificare e governare, anche con la collaborazione di altri
presbiteri o diaconi e con l’apporto dei fedeli laici, a norma del diritto”.
Pur nella comprensione delle citate regole canoniche ed ecclesiali, che in tali casi hanno come fulcro l’obbedienza, ci sia consentito di rappresentarLe la Nostra esigenza di una rinnovata riflessione sulla scelta assunta, pur se coerente con il tempo e le regole che governano la permanenza di una guida pastorale all’interno di una comunità.
La Città del Vasto in più occasione storiche ha sacrificato se stessa a beneficio della realtà teatina e, pertanto, è necessario che questa nuova, pur diversa decisione, sia partecipata dalla comunità, senza lasciare dubbi sulla adozione a beneficio della Chiesa tutta.
È comprensibile, dunque, la delusione che in queste settimane attanaglia moltissime persone all’idea che questo importante punto di riferimento umano e spirituale venga meno.
Sull’onda di questo sincero sentimento la presente lettera vuole essere un gesto di democratica espressione del pensiero di una comunità attenta al proprio futuro che, in occasioni come queste, chiede un’attenzione partecipativa e non meramente impositiva. Siamo certi che Ella, Padre Bruno, sappia farsi interprete di questa esigenza di partecipazione ad una scelta che, in un territorio complesso come quello della Città del Vasto, non è scevra da conseguenze in termini di dispersione e non piena comprensione delle esigenze pastorali di tale avvicendamento.
Rispettiamo profondamente le motivazioni che guidano l’azione della Diocesi e non vogliamo entrare nel merito di scelte che non ci competono. Ci sono sicuramente ponderate e valide ragioni, che hanno condotto all’adozione di questa decisione, ma come fedeli, chiediamo di ascoltare la Nostra voce e rivedere la decisione assunta.
Affidiamo questa Nostra lettera e le Sue intenzioni alla Vergine Maria, che possa illuminare le Nostre menti, ove quanto qui chiesto non sia degno di cristiana attenzione.
Con profonda fede.
Vasto 26.06.2022″.