ORTONA – Il consigliere regionale, Francesco Taglieri (M5S), ha evidenziato in una nota lo stato in cui versa il Centro per l’impiego di Ortona, relativo alla presenza di barriere architettoniche.
“Ostacoli all’ingresso della struttura, – scrive – nell’accesso ai bagni, lungo i corridoi e nelle sale interne. Chi ha problemi di mobilità agli arti inferiori non può di fatto avere la libertà di accedervi facilmente e di usufruire di servizi di fondamentale importanza”.
Il consigliere regionale M5S ha pure specificato che “ha depositato un’interpellanza sulla questione, per chiedere alla giunta e all’assessore al ramo Quaresimale, con delega al Sociale, cosa si intenda fare. La gestione dei Centri per l’impiego è di competenza regionale, – ha detto – e non si può voltare la testa dall’altra parte se l’accesso all’edificio non è garantito tutti i cittadini”.
“Tra le problematiche più urgenti da risolvere – ha aggiunto – c’è una griglia all’esterno con vuoti di oltre 2 centimetri, potenzialmente pericolosi per le ruote di una carrozzina. La rampa di accesso ha una pendenza eccessiva, pari a circa il 35 per cento, quando la norma prevede una pendenza massima dell’8%. L’utilizzo di tale rampa è stato vietato solamente con un nastro e un cartello, mezzi di fortuna e quantomeno improvvisati. Ma altra grave problematica è rappresentata dai bagni, che non sono accessibili per chi deve muoversi con una sedia a rotelle a causa di uno scalino importante senza alcuna rampa”.
Ulteriori ostacoli per gli utenti, secondo Taglieri, sono i cavi lasciati in terra, “il malfunzionamento di elementi oscuranti di alcune finestre che rende necessario un continuo utilizzo dell’illuminazione artificiale e un inadeguato ricambio d’aria”.
“Non si può accettare – conclude Taglieri – che edifici in cui vengono erogati servizi in capo alla Regione siano abbandonati in queste condizioni. Ogni cittadino che intenda aprire o tenere in piedi un’attività di qualunque tipo deve attenersi alla lettera alle normative vigenti. La stessa cosa deve valere anche nel caso del Centro per l’impiego di Ortona”.