Vasto continua a sognare ad occhi aperti anche con la Virtus U17, che batte in rimonta l’Academy Katane nella prima partita del girone di semifinale della fase nazionale. In un match da cuori forti, la squadra di Anzivino, in svantaggio di un gol, con un grande carattere ribalta di forza i Campioni di Sicilia ottenendo una vittoria che mette in discesa la strada verso la finale.
Sono proprio i biancorossi a passare in vantaggio, nel corso del primo tempo, con uno splendido gol di Alex Capitanio, che bissa la rete siglata domenica scorsa contro la Cavese. Una volta passati avanti nel punteggio, i padroni di casa subiscono un po’ il gioco dei catanesi, riuscendo però ad arrivare all’intervallo in vantaggio di un gol.
L’inizio di ripresa è però da incubo. Gli ospiti al 4′ pareggiano i conti con Cutispoto dopo un batti e ribatti in area, a pochi passi dalla porta. È una fase in cui Ricciardi e compagni soffrono enormemente e al 12′ arriva la doccia gelata per i vastesi, La Spina con un tiro da fuori area batte D’Ermilio e porta avanti l’Academy Katane.
Qui la Virtus Vasto realizza qualcosa di straordinario, quasi epico. Trascinata da mister Anzivino – un fiume in piena nella sua area tecnica – la squadra biancorossa si scuote tirando fuori gli attributi e inizia a lottare su ogni pallone, mentre Ricciardi in mezzo al campo prova a organizzare la manovra. Proprio il Capitano, autentico dominatore delle palle aeree anche oggi, al 20′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sale in cielo e di testa firma il 2-2. Davvero un fattore i suoi gol su palla inattiva, in maniera simile aveva trovato la rete già contro l’Aurora Alto Casertano.
È l’episodio che cambia la gara, ora la squadra di casa vive un momento favorevole e si spinge in avanti. Al 28′ Ricciardi trova tra le linee Capitanio, che con l’interno destro serve sulla trequarti Mateescu, il quale in corsa tocca la sfera col petto due volte prima di far partire il destro vincente che fa esplodere l’entusiasmo del pubblico sugli spalti.
Dopo la gioia la sofferenza. I ragazzi di Anzivino sono stremati – la stanchezza si fa sentire dopo le tante partite disputate in pochi giorni – e subiscono il ritorno prepotente dei siciliani, che vanno anche in gol prima che l’arbitro rettifichi una posizione di fuorigioco. I biancorossi negli ultimi minuti si affidano completamente alle energie mentali – quelle fisiche sono esaurite – che diventano una risorsa.
Con le unghie e con i denti la Virtus Vasto riesce a conservare il minimo vantaggio fino al fischio finale maturando un successo che ha un grande significato. Questa squadra anche oggi ha dimostrato di avere qualcosa in più che fa la differenza, delle individualità importanti, una grande abilità sui calci da fermo – fondamentali per cambiare il corso del match – e soprattutto un carattere forte con il quale riesce ad andare oltre qualsiasi tipo di difficoltà.
Qualità importanti da mostrare una volta di più mercoledì prossimo, quando i ragazzi di Anzivino torneranno in campo, a Roma, per affrontare la Lodigiani nell’ultima partita prima della finale. Nella Capitale ci sarà da portare avanti questa favola che Vasto vuole ricordarsi a lungo.
IL MIGLIORE
Ricciardi: una colonna di questa squadra. Dà ordine quando la manovra non è fluida, sulle palle alte non c’è storia, sono tutte sue, e se c’è da rinvigorire i suoi compagni non si tira indietro, piuttosto va in territorio “nemico” e sale più in alto di tutti. Dietro questo successo c’è tanto di suo, da buon Capitano è il primo dei trascinatori.
Sicuramente avrai visto un’altra partita…
Partiamo dal fatto che la terna arbitrale sia tutta di Vasto (e questa la dice lunga) il secondo goal della squadra di casa nasce da un calcio d’angolo regalato,per non parlare del goal del pareggio annullato per un fuorigioco inventato.
Sarebbe stato da parte vostra più bello e costruttivo vincere sul campo senza nessun aiuto ma non ne siete capaci.
Scanadalosi