di Gabriele Cerulli
La dottoressa Maria De Laurentiis è il nuovo primario del reparto di geriatria del San Pio di Vasto. E giù il finimondo! Le opposizioni scatenano un inferno contro il governo regionale e la direzione aziendale della Asl, ritenendola una chiara violazione di favore, ma senza entrare nel merito di una vicenda che, invece, è del tutto legittima. Può essere discutibile, ma legittima. Discutibile, semmai, non per la graduatoria di merito formulata dalla Commissione preposta e che vede al primo posto la Dottoressa Claudia Sacchet, con la De Laurentiis al terzo posto. Discutibile poiché la vincente è la moglie del segretario provinciale della Lega, Luigi Leonzio.
Legittima perché il giudizio espresso dalla Commissione ha un valore proponente, ma il Presidente della medesima, il Direttore generale Schael, ha libera autonomia di scegliere tra i primi tre della graduatoria il profilo ritenuto più adatto. Tra le motivazioni che hanno determinato la nomina della De Laurentiis, la lunga esperienza nel trattamento di pazienti con patologie di carattere respiratorio. Una qualità ritenuta indispensabile in relazione all’assenza di una Unità di Pneumologia presso il San Pio. Dunque, va ribadito un concetto con assoluta chiarezza. La graduatoria di merito ha solo un valore formale per individuare, anche con assegnazione di punteggio, tre figure tra cui scegliere e solo il Presidente ha potere di nomina. Detto ciò, è un diritto degli altri due proporre eventuale ricorso al Tar motivando le proprie ragioni radicate nei punteggi ottenuti rispetto ai titoli della De Laurentiis e, soprattutto, provando a smontare la scelta di Thomas Schael.
Al netto dei fatti, che sono questi e non altri, fa specie e denota tristezza la posizione delle minoranze in consiglio regionale. Loro, che poi sono i maestri per antonomasia nell’effettuare nomine tra i primissimi atti dopo gli insediamenti, possibile che non ancora si rendano conto delle enormi problematiche degli abruzzesi pensando solo a giocare come i bambini dell’asilo? Mostrassero almeno del sincero rispetto verso la Dottoressa Sacchet, evitando di strumentalizzarla come persona, meravigliosa, e professionista esemplare. In realtà, lo hanno capito anche i muri che ogni atto presuntamente politico, da qui ai prossimi due anni, ha solo lo svilente obiettivo di centrare una casella utile alla propria candidatura nell’ottica della coalizione Pd-5Stelle.
Quello delle nomine di competenza territoriale a spoylsystem è una logica nazionale cui nessuno si sottrae. Nessuno può definirsi oggettivamente scevro da qualsiasi condizionamento.
Che possa diventare un malvezzo tutto italiano archiviato, è una speranza che vive in questi giorni tra le more del Decreto Concorrenza rinviato a votazione alla Camera in seguito ad una serie di emendamenti che, ci si augura, non guardino alle scappatoie quali armi per aggirarne i migliori intenti.
Gabriele Cerulli