VASTO – Ci sarà tempo fino al 19 giugno per visitare nella sala Bontempo del Palazzo D’Avalos la mostra dal titolo “Il quoziente emozionale” che sarà inaugurata sabato 11 giugno alle 18. Lo fa sapere in una nota l’Associazione di competenze multidisciplinari (Acm), promotrice dell’evento.
La personale dell’artista pescarese Monica Abbondanzia è patrocinata dal Comune di Vasto, curata dalla storica dell’arte, Merisabel Calitri, e recensita dallo scrittore Aurelio Pace.
“Questo sarà il secondo evento – dice il presidente dell’Acm, Carlo Viggiano, – di un nutrito programma culturale progettato dal direttivo in favore degli artisti associati. Anche questa mostra, come la precedente, nasce in accordo con l’assessorato alla Cultura, Nicola Della Gatta, con lo scopo di avvicinare sempre più l’arte alla città attraverso la conoscenza di nuovi artisti che utilizzano tecniche pittoriche molto differenti fra loro, ma pur sempre accomunati da una grande capacità nella realizzazione delle loro opere”.
La mostra “vuol essere un’appassionata ed instancabile scoperta di particolari effetti cromatici e luministici – aggiunge la nota -, che creano atmosfere lontane dalla banalità descrittiva di una semplice rappresentazione quotidiana, affermando la virtù intensamente rilevatrice dell’atto pittorico capace di elevare il qui ed ora, fissato in un tempo e in un luogo chimerico”.
Monica Abbondanzia è una designer d’interni e pittrice. Ha alimentato la sua passione per l’arte sin dalla prima giovinezza. Da allora, non ha smesso d’esprimere le sue emozioni attraverso la tavolozza di colori.
Marie Regard, già curatrice della galleria internazionale Carrù d’Artistes, descrive l’arte di Abbondanzia “Una vasta gamma di sfumature colorate, nella quale i personaggi di Monica emergono attraverso le emozioni del momento. L’approccio dell’artista, incentrato sulla rappresentazione umana, è volto a svelare i pensieri e i sentimenti che ciascuno custodisce dentro di sé, in un comune desiderio di conoscersi meglio”.
“Per fare questo, – conclude la nota – la pittrice lavora i suoi soggetti secondo il principio dello svelato/nascosto per dare un nuovo modo di percepire alcuni elementi per nasconderne meglio altri, e che si riflette sulla tela da una sottile composizione fatta di giustapposizione di parti, a volte piatto e sostenuto, a volte appena delineato, che lei evidenzia con la scelta di una prospettiva ristretta”.