PESCARA – Il comitato regionale della Federconsumatori ha ribadito che nonostante una sentenza del Tar Abruzzo “anche i nuovi orari ferroviari sono stati decisi senza la partecipazione dei rappresentati dei cittadini/consumatori”.
“Se fossimo stati presenti – si legge nella nota – avremmo potuto impegnarci per superare la mancanza di un collegamento con treni regionali tra due città come Pescara e Foggia, caso unico nazionale”.
“Mancanza – prosegue – che obbliga i cittadini a dover utilizzare Intercity oppure Frecce, con la conseguenza di dover pagare il prezzo del biglietto tre volte tanto. Eppure c’è un notevole movimento di pendolari tra queste due realtà, in particolare per la frequenza all’università Gabriele D’Annunzio di Pescara-Chieti da parte di studenti pugliesi, documentata anche da collegamenti regionali secolari.
Da qualche tempo però le due regioni interessate (Abruzzo e Puglia) hanno deciso di peggiorare la qualità del servizio e aumentare il prezzo del biglietto. Si doveva fare meglio”.
Se si pensa che i tempi assegnati ai treni per collegare le località dipendano dalla velocità possibile del mezzo e dalla distanza, secondo l’Osservatorio regionale mobilità e traffico di Federconsumatori, “Trenitalia, oltre ai tempi previsti dalle formule della fisica, si assegna dei tempi supplementari, senza che nessuno contesti questo comportamento. In questo modo l’azienda si assicura sia di evitare il pagamento delle penalità in caso di ritardo sia maggiori introiti perché il contratto di servizio tra Regione e Trenitalia prevede che più il treno è lento, più la nostra Regione deve pagare un compenso alto”.
“Avremmo cercato – continua la nota – anche di sollecitare un collegamento no-stop tra Pescara e Roma. In questo modo, in attesa delle velocizzazioni e dei raddoppi, sarebbe stato possibile già oggi collegare la più grande conurbazione d’Abruzzo (circa 400 mila abitanti) a Roma in due ore e 48 minuti. Non bisogna mai dimenticare che nel 1970 c’erano treni che collegavano Pescara a Roma in tre ore e 3 minuti, pur effettuando tre fermate.
Avremmo evidenziato che la condivisibile offerta lungo la via dei trabocchi e verso i borghi dell’interno poteva essere corredata anche da un’offerta estiva Pescara-Torre del Cerrano: un luogo raggiunto da moltissimi pescaresi, ma che in auto necessita a volte di tempi superiori all’ora, mentre in treno basterebbero 13 minuti”.
Una nota positiva per il comitato regionale di Federconsumatori è invece “l’offerta di servizi regionali integrati, soprattutto la possibilità di acquistare già in treno i biglietti per il bus necessario per completare il viaggio”.
“Per quanto riguarda poi l’offerta relativa alle Frecce – conclude la nota – è meglio non parlare: basta dire che i treni Frecciarossa che circolano lungo la direttrice Adriatica sono diversi (e peggiori) di quelli in circolazione lungo la linea ad alta velocità Napoli-Roma-Milano (quelli veri viaggiano a 200 chilometri all’ora, quelli falsi – i nostri – a 100 chilometri all’ora). E nonostante questo, i biglietti dei nostri Frecciarossa costano oltre il 20 per cento in più“.