LANCIANO – Il segretario di Azione Lanciano, Paola Zulli, attacca in una nota l’amministrazione comunale perché “non è stata in grado di fare la sua parte tenendo quanto meno bloccate le tariffe per la raccolta dei rifiuti”. “Due anni di Covid – scrive – hanno messo a dura prova la tenuta economica di tante famiglie lancianesi, che oggi rischiano di dover pagare anche il prezzo dell’aumento del costo della vita dovuto alle conseguenze della guerra”.
“La Tari – aggiunge Zulli – approvata nell’ultimo Consiglio non solo non prevede agevolazioni per le famiglie, ma dà il via libera ad aumenti delle bollette che sono in media superiori al 5 per cento, e in alcuni casi, arrivano addirittura al 10%. Il centrodestra non è stato capace di reperire risorse di bilancio per mantenere ferme le tariffe, e fare così la propria parte per sostenere le famiglie lancianesi, oggi mortificate”.
Il segretario di Azione sottolinea “quella mancata volontà politica forte che, in passato, ha avuto la vecchia maggioranza, quella di aiutare 5.861 famiglie, senza dimenticare le utenze non domestiche, con oltre 425 mila euro di agevolazioni. Un aiuto che venne criticato perché secondo l’allora opposizione, oggi maggioranza, era troppo esiguo”.
“Clamorosi autogol del centrodestra”, precisa Zulli. “Anche sul tema della sicurezza con l’aumento degli episodi di criminalità da quando è cambiato il governo cittadino in autunno”.
“Per coerenza – conclude la nota – più d’un esponente della giunta Paolini dovrebbe chiedere le dimissioni di se stesso, a maggior ragione oggi che, con l’aumento della Tari, vengono messe le mani in tasca ai lancianesi da parte di chi, tra i primi provvedimenti varati, annovera l’aumento delle indennità di giunta”.