SAN SALVO – Hanno preso il via le prime 8 ore di sciopero nello stabilimento TE Connectivity di San Salvo.
Le braccia verranno incrociate per ulteriori 8 ore domani. E’ la prima volta che si verifica uno sciopero nella storia dello stabilimento svizzero statunitense di Piana Sant’Angelo che si occupa di prodotti per l’elettronica, e i motivi dichiarati da direttivo e segreteria della Fim Cisl sono gli eccessivi carichi di lavoro, le carenti relazioni sindacali e problemi che ormai si trascinano da tempo.
In un comunicato di qualche giorno fa la Fim Cisl aveva infatti dichiarato che “nonostante le ripetute sollecitazioni all’azienda per discutere delle problematiche ormai da tempo conclamate e da lei stessa riconosciuti e le ritenute richieste succedutesi ormai da più di un anno, l’azienda sta dimostrando di voler procedere in modo unilaterale tant’è che alcuni preposti hanno avvicinato i lavoratori ad assemblee ancora in corso dicendo che l’azienda sarebbe comunque andata avanti. Riteniamo questo atteggiamento estremamente grave perché mina le relazioni sindacali e dimostra che l’azienda non vuole intraprendere percorsi condivisi e non vuole recedere e recepire i suggerimenti dei lavoratori. Questo atteggiamento in passato ha determinato sprechi economici inutili a sfavore dell’azienda come ad esempio acquisti di attrezzature ferme in magazzino perché inutilizzabili.
Pertanto condividiamo la volontà dei lavoratori emersa dalle assemblee nel dare un segnale forte all’azienda con il fine di risolvere i problemi sopraelencati dichiarando uno stato di agitazione con BLOCCO straordinari e festivi con conseguente SCIOPERO di 8 ore nella giornata di Venerdì 3 giugno e di 8 ore di in quella di Sabato 4 giugno.
Saranno dunque 16 le ore di sciopero alla TE Connectivity (per la prima volta nella storia dello stabilimento) dovute ai carichi di lavoro, alle mancate soluzioni di problemi ormai annosi di tutto lo stabilimento, alle scarsissime relazioni sindacali. “Dalle assemblee dei giorni scorsi – afferma Angelo Angelucci, operatore territoriale FIM CISL – è emerso un malcontento da parte dei lavoratori sull’operato dell’azienda ma anche su come finora queste problematiche siano state affrontate dalla RSU in carica formata da due delegati della Uilm e uno della Fiom. Proprio per queste ragioni la nostra organizzazione sindacale sta crescendo in modo esponenziale”.