Puntata 3 – I DERIVATI
Dopo aver visto cosa significa investire e cosa sono gli strumenti finanziari nell’articolo che potete trovare linkando qui, seguito da quelli sulle obbligazioni e sulle azioni rispettivamente al link e al link, continuiamo con I DERIVATI la carrellata degli oggetti che possiamo acquistare sul mercato.
Un derivato è uno strumento finanziario che ci dà un premio se azzecchiamo una previsione.
Ci sono pertanto due soggetti che scommettono la cosa opposta, chi vince guadagna, chi perde perde.
Ad esempio, se sono convinta che il dollaro aumenterà di valore, comprerò un derivato che se davvero poi il dollaro salirà, mi darà un guadagno. Se invece il dollaro scenderà, allora avrò perso.
Si dice che quel derivato ha l’andamento del dollaro come SOTTOSTANTE.
Se invece ho scommesso sull’andamento di un’azione ENEL, per esempio, quel titolo sarà il suo sottostante, quindi io non compro ENEL ma il derivato che contiene la previsione sul suo andamento di Borsa.
Possiamo quasi dire che si tratta di scommesse, e le scommesse come si sa, sono rischiose perché posso perdere parecchio.
Quella che ho presentato è la veste di lupo del derivato (si fa per dire), ma ora vediamo quella da pecora.
Il derivato può avere anche funzione di protezione.
Faccio un esempio:
Se compro un investimento, nel tempo posso guadagnare o posso perdere a seconda del valore di mercato, e questo è un rischio.
Non è però l’unico rischio, ce n’è anche un altro:
Se per esempio compro in dollari, sia se guadagno, sia se perdo, prima di incassare la somma che mi spetta, dovrò convertirla in euro, perché in Italia è quella la valuta usata, non il dollaro.
Sappiamo che le monete cambiano valore continuamente, quindi al momento del cambio può succedere che la mia scenda di valore rispetto all’altra e allora ci perdo.
Ma perché?
Faccio un esempio indicando valori ipotetici scelti appositamente solo per far capire meglio: il 15 aprile compro il mio investimento a 1.200 dollari pagando 1.000 euro perché in quel momento 1.200 dollari costano 1.000 euro. Dopo un anno, quel valore per effetto dei mercati potrà diventare più basso o più alto. Ammettiamo più alto, ad esempio 2.400 dollari, il doppio:
Decido di venderlo per incassare i miei soldi e versarli su conto corrente italiano in euro. Se le monete avessero mantenuto il loro valore iniziale, incasserei 2.000 euro (il doppio del versato). Visto però che il valore di cambio delle due monete varia, potrebbe succedere di incassare meno, ad esempio 1.800 euro perché l’euro è sceso di valore rispetto al dollaro e quindi il cambio per me è sconveniente.
Il deprezzamento della valuta domestica oggi riduce il rendimento atteso sui depositi in valuta estera. Perché? Quando la valuta domestica si deprezza, il costo iniziale dell’investimento in valuta estera aumenta, riducendo di conseguenza il rendimento atteso in valuta estera.
Come faccio a proteggermi da questo?
Posso acquistare un derivato, che scommette sulla perdita di valore dell’euro, cioè che se l’euro perde, ottengo una somma che va a compensare quella perdita. Si chiama COPERTURA SUL RISCHIO DI CAMBIO.
Mia sorella non ci ha capito niente di quello che ho scritto ma è normale, il discorso è complesso.
Va be, l’ho detto, è una scommessa che può essere usata in diversi modi.
In questo periodo sento spesso parlare, soprattutto tra i giovani di trading online, di guadagni stratosferici, facili, automatici, soprattutto in tema di criptovalute, ad esempio il Bitcoin.
Spesso gli strumenti finanziari che vengono usati per queste negoziazioni sono i CFD, acronimo che significa CONTRACT FOR DIFFERENCE.
Sono un tipo di DERIVATI che hanno un livello di rischiosità molto alto perché in alcuni di essi si può perdere di più del capitale versato, in quelli che hanno il cosiddetto effetto leva.
Il meccanismo di funzionamento ve lo risparmio.
Ossequi.
Carmela Minelli, consulente finanziario
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