VASTO – Il 23 maggio alle ore 10,30 nell’aula magna del Polo liceale Raffaele Mattioli, si terrà il convegno-tavolo tematico “Due famiglie per crescere, l’affido familiare: una risposta strategica all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati”.
Organizzato dal consorzio Matrix, con il patrocinio del Comune di Vasto, vedrà la partecipazione del sindaco di Vasto, dei sindaci dei comuni titolari dei progetti SAI/MSNA (Sistema di accoglienza integrata per minori stranieri non accompagnati) di Carunchio, Fresagrandinaria, Carpineto Sinello, unitamente al sindaco del comune di Monteodorisio, ente capofila ambito distrettuale sociale alto Vastese, e l’équipe integrata Affido e adozioni dei servizi sociali del Vastese.
A fare gli onori di casa Maria Grazia Angelini, dirigente del Polo liceale Mattioli e Anna Bosco, assessore all’Istruzione del Comune di Vasto. I relatori del convegno saranno invece Italo Radoccia, giudice del tribunale dei minorenni dell’Aquila; Giulia Mariani, ufficio stranieri non accompagnati servizio centrale; Sara del Sole, giudice onorario del tribunale dei minorenni dell’Aquila; Nicola Della Gatta, assessore alle Politiche sociali del comune di Vasto; Eveliana Bolognese, assistente sociale specialista vastese équipe integrata affido e adozioni; Concetta Delle Donne, dirigente scolastica della Nuova direzione didattica; Luigi Ferraro, presidente Fondazione Giuseppe Ferraro onlus; Giuseppina Addeo, tutrice volontaria. Modera il dibattito il giornalista Pino Cavuoti.
Il tavolo tematico proporrà un confronto tra esperti, operatori, scuola e famiglie sulle strategie di intervento in favore dei minori stranieri non accompagnati, residenti sul nostro territorio, con l’obiettivo di promuovere la cultura dell’accoglienza e diffondendo la conoscenza della normativa, di pratiche ed esperienze di affido.
“Governare il fenomeno dell’arrivo di minori stranieri non accompagnati sul nostro territorio favorendo l’affidamento familiare non è solo una risposta all’emergenza sociale e umanitaria, – si legge in una nota – ma è anche uno strumento di integrazione possibile. Tuttavia, ad oggi solo il 7 per cento circa riesce, in Italia, a partecipare ai programmi di affido. Il convegno, quindi, intende esaminare l’istituto dell’affido e far conoscere il quadro normativo facendo emergere le criticità che ne impediscono una piena applicazione. Il convegno vuol essere anche un’occasione per promuovere un “affido di prossimità”, ovvero una forma di affido leggero che, grazie alla sensibilizzazione e alla disponibilità delle famiglie del territorio, favorisca i processi di integrazione dei minori e lo sviluppo di azioni di reciprocità e solidarietà da parte della comunità accogliente”.