VASTO – Continuano le preoccupazioni dei naturalisti per l’evento Jova beach party, in programma a Vasto, nel mese di agosto. L’ambientalista, Stefano Taglioli, coordinatore del Gruppo Fratino Vasto, fa sapere in una nota che la città “attende un segno di vita dal Wwf locale, Legambiente e da altri, visto che, per adesso solo la Stazione ornitologica abruzzese (Soa) si è mossa, per una questione non solo ambientale”. “Le due date – prosegue Taglioli – per utenza del concerto e modalità, non porteranno ritorno di alcun tipo. Solo disagi e tutto l’impegno rivolto al Jova Beach Party, a discapito di ogni altra utile iniziativa culturale e turistica”.
Già in altri luoghi, come Porto San Giorgio e Ravenna, le proteste si stanno sollevando e, in proposito, è intervenuto Enzo Suma, guida naturalistica: “Non è mai tardi per protestare e dare voce alla natura. Non è solo una questione di fratini, sebbene sia una di quelle specie che più di altre vive questi grandi concerti come l’invasione nel film La guerra dei mondi. Prendiamo esempio!, precisa Suma. Una giornata di protesta contro l’impatto ambientale causato dal Jova beach party è organizzata il 19 maggio a Ravenna dal collettivo autonomo ravennate, insieme ad altre associazioni dalle 9 alle 11 al pala De André. Il collettivo contesta anche la presidente del Wwf, Donatella Bianchi, per aver sdoganato eventi che di blu e di green hanno ben poco e il silenzio del Parco del Delta del Po: non dimentichiamoci mai di protestare”.
“Io non ho nulla contro la musica di Jovanotti, sottolinea il naturalista Suma. L’ho sempre ascoltata prima del JovaBeach, adesso se passano in radio una sua canzone cambio immediatamente stazione perché mi ricorda troppo questa esperienza negativa. So che piace a tanti e so che molte persone che mi seguono andranno ugualmente al concerto. So che lo farete perché vi piace la sua musica. Ma è più importante una giornata di festa o la tutela della natura? Io conosco bene la risposta. Molti invece la conoscono ma non l’hanno assimilata abbastanza evidentemente. Per questo è importante protestare e sostengo Ravenna e le sue associazioni che non restano in silenzio, nonostante il conto alla rovescia stia per scadere. Grazie anche alle Lipu di Fermo che è sempre molto attiva sul tema”, conclude Suma.