LANCIANO – “Il progetto di ricostituzione della rete di deflusso delle acque bianche nel tratto viario di vico Corsea II ha avuto spunto dalle continue emergenze climatiche che nel tempo hanno fatto registrare diversi allagamenti e che, nel 2018, hanno portato all’interruzione del ciclo di vita quotidiano dell’arteria stradale del pieno centro storico di Lanciano”, lo fa sapere in una nota il Comune che annuncia la riapertura di via Corsea, giovedì 19 maggio. “La progettazione degli interventi, mirati alla riapertura del transito veicolare, – hanno spiegato i tecnici dell’amministrazione – ha previsto due livelli distinti di intervento: il primo ipogeo e il secondo in superficie.
“La finalità dell’intervento – ha dichiarato l’assessore all’Assetto del territorio, Paolo Bomba, – è stata quella di mettere in sicurezza il condotto fognario sottostante, ricostituire i diversi tratti crollati e il ricollegamento alla condotta esistente posta a valle e che si innesca in piazza Garibaldi, con l’obiettivo di ripristinare il transito ai veicoli e nello stesso tempo di permettere ulteriori indagini nel sottosuolo, al fine di ricercare una soluzione adeguata e definitiva per la sistemazione del collettore in laterizio esistente”.
“In superficie – continua Bomba – è stato prevista la posa in opera di una struttura metallica orizzontale distaccata dal pavimento e sorretta da telaio di profilati metallici posti su fondazioni indirette, al fine di eliminare le sollecitazioni e le vibrazioni sulla pavimentazione esistente causate dal passaggio dei veicoli sul tratto di strada in corrispondenza del condotto interrato. Tale struttura metallica orizzontale risulta amovibile, composta da pannelli modulari componibili e bullonati alla struttura portante, con la possibilità di una facile rimozione di tutta la struttura o di porzioni di essa, al fine di effettuare ulteriori indagini e ispezioni nel condotto esistente e nel sottosuolo”.
Le fondazioni indirette sono costituite da 28 pali trivellati di 20 cm di diametro, con una profondità di 9 metri e da un’armatura a spirale, ubicati lungo il perimetro di Vico II Corsea con funzione di sostegno della struttura metallica sovrastante formata da profilati in acciaio.
A conclusione di questi interventi, è stato previsto anche un sistema antiallagamento per la sicurezza e tutela dei mezzi con l’installazione di un semaforo in piazza Malvò, collegato con un sensore posto all’interno del condotto fognario che, durante eventi climatici estremi, invia il segnale di allerta attivando il segnalatore di emergenza e bloccando il traffico in entrata su via Corsea.
Il progetto è stato approvato con un importo di 300 mila euro, finanziati tramite mutuo alla Cassa Depositi e prestiti, mentre i lavori sono stati affidati, a seguito della procedura di gara, alla ditta Tosco s.r.l. di Frosinone.
Le operazioni sono state dirette dall’ufficio della direzione lavori, costituito dal gruppo rispondente all’architetto Piergiorgio Renzetti, l’ingegnere Gianmichele Rapino e il geologo Luigi Carabba in continua e stretta collaborazione con il settore Lavori pubblici del Comune di Lanciano. “Si tratta di un intervento che avevamo promesso in campagna elettorale, e in pochi mesi lo abbiamo portato a compimento – ha dichiarato il sindaco, Filippo Paolini, – segno di grande attenzione rispetto alla drammatica eredità che la nostra amministrazione si è trovata ad affrontare. Stiamo lavorando senza sosta e con le dovute cautele per intervenire dove nei dieci anni (e mezzo) passati non si è intervenuto, e via Corsea ne è l’esempio tangibile”. “Mi viene da sorridere quando qualche componente della minoranza dichiara che noi saremmo una giunta camomilla”, conclude la nota.