LANCIANO – Giovedì 19 e venerdì 20 maggio, gli allievi dell’orchestra della scuola secondaria di I grado “Giuseppe Mazzini”, facente parte dell’istituto comprensivo “Mario Bosco” di Lanciano, iscritti all’indirizzo musicale, saranno coinvolti in un gemellaggio con l’orchestra (circa 50 alunni) della scuola media, indirizzo musicale, dell’istituto comprensivo di Alvignano, in provincia di Caserta. La cerimonia è prevista giovedì, nella sala consiliare del Comune, alle 11,30.
Saranno presenti i sindaci dei due Comuni, Filippo Paolini e Angelo Francesco Marcucci. L’auspicio delle due amministrazioni è quello di realizzare, nel prossimo futuro, un gemellaggio ufficiale tra Lanciano e Alvignano.
“La città frentana – si legge in una nota – ha una lunga e sentita tradizione musicale che permea il suo tessuto culturale. La manifestazione diventa così un momento fondamentale di crescita sociale di tutta la comunità. Durante i giorni di permanenza a Lanciano, gli alunni delle due scuole saranno impegnati nelle prove per la preparazione del concerto che si terrà nel teatro Fenaroli il 20 maggio, alle ore 17.30″.
La dirigente scolastica del Comprensivo di Lanciano, Mirella Spinelli, insieme con i docenti referenti del progetto – Gabriella Schips, Angelo Castronovo, Luca Cinalli, Andrea Di Mele, Luigi Genovesi e all’amministrazione comunale – accoglieranno la preside di Alvignano, Aida Cortese, il referente del progetto, Carlo Di Cerbo, e i docenti di strumento musicale, Luca Maria Liccardi, Alessandro Fusco, Gennaro Chirico, i ragazzi di Alvignano e il sindaco Marcucci.
L’evento offrirà l’opportunità di far conoscere agli ospiti il nostro territorio ricco di storia, cultura e paesaggi unici attraverso visite guidate del centro storico della città del museo “Francesco Paolo Tosti” di Ortona, della via Verde dei trabocchi e dell’abbazia di San Giovanni in Venere.
Gli allievi frentani, a loro volta, saranno ospitati dall’istituto di Alvignano nel prossimo anno scolastico.
“Il progetto – sottolinea la nota – offre un’opportunità straordinariamente interessante per lavorare in modo non autoreferenziale, valido strumento per rafforzare la comprensione reciproca, stimolare un ruolo attivo dell’alunno, valorizzare il suo spirito d’iniziativa, creare legami sociali e culturali, necessari alla tessitura e all’irradiamento dello spazio della conoscenza. La scuola si apre al territorio, al mondo che la circonda, guidata da processi flessibili e da un’alta alfabetizzazione. Questa modalità di conoscenza tende a sottolineare in particolare la dimensione europea dell’istruzione e come sostiene Edgar Morin, “… oggi bisogna favorire il radicamento all’interno dei futuri cittadini dell’identità non solo europea, ma planetaria…”, conclude.