ORTONA – “Una città che vuole essere ecosostenibile, funzionale, vivibile, ricca di opportunità, meno costosa e più amica dei suoi cittadini, dunque, una città smart, intelligente, – dichiara Ilario Cocciola – ha bisogno di formazione e di progetti mirati”. Con questi obiettivi, si è chiuso il primo dei quattro incontri on line promossi dal candidato sindaco di Ortona con esperti e protagonisti dell’impresa, della cultura, della scuola, delle professioni.
“Ortona città smart è una sfida e un’opportunità – ha spiegato Domenico Di Francescantonio, moderatore dell’incontro – All’inizio il progetto può forse spaventare, ma una città deve pur iniziare da qualche parte”. Di Francescantonio individua l’ambiente come primo pilastro della smart city (economia circolare, sostenibilità energetica), e i servizi alle imprese come primo punto che il Comune deve darsi (consulenza, semplificazione, accessibilità). Il modello da seguire per Di Francescantonio è il comune di Amsterdam con il suo progetto a ciambella, fatto di 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, tra i quali cibo e acqua, qualità degli alloggi, servizi sanitari, istruzione, uguaglianza, reddito, partecipazione”.
“Lo scopo del governo locale – continua Di Francescantonio – è quello di portare tutti i cittadini all’interno della ciambella, cioè nella migliore condizione possibile, aiutando a migliorare le proprie condizioni chi è nel buco della ciambella (i cittadini economicamente e socialmente più deboli), disincentivando chi si pone all’esterno del perimetro della ciambella: coloro che non hanno comportamenti eco-sostenibili e sprecano risorse ed energia”.
“Nel programma della coalizione – ha ricordato Cocciola – queste idee sono già delineate: Promuoveremo modelli di economia circolare, punteremo sulla transizione energetica, sulla mobilità sostenibile e sull’efficienza energetica degli edifici. Ottimizzeremo il sistema di gestione dell’illuminazione pubblica per garantire risparmi di spesa”.
Il governo locale ha le leve per incidere su questi processi, ma ha bisogno di risorse. Dove trovarle? Per il direttore della Zes (Zona economica speciale messa in campo dal governo nazionale) Abruzzo, Angelo De Luca, “i fondi si trovano soprattutto nel Pnrr dell’Ue. I progetti bisogna farli avendo di fronte quali sono i programmi europei. Se il programma dell’Europa è il taglio delle emissioni, occorre guardare alla politica regionale comunitaria e sapere cosa si può fare”. “Ma fare non è semplice: gli enti locali devono attrezzarsi – conclude De Luca – e oggi penano tutti, perché non hanno progetti. Il grande problema è la formazione del personale all’interno degli enti pubblici, dove l’età media è alta per affrontare la trasformazione digitale alla quale siamo tutti chiamati”.
Si tratta di criticità che Cocciola ha in programma di superare: “Creeremo un’unità organizzativa all’interno del Comune – rimarca il candidato sindaco – dotata di risorse umane, finanziarie e strumentali, che fornirà informazioni in materia di finanziamenti europei e di altre istituzioni pubbliche e che sia di supporto ai piani e ai progetti del Comune e delle imprese ortonesi per sostenere lo sviluppo e la valorizzazione della nostra economia”.