SAN SALVO – Comizio di apertura questa sera per il candidato sindaco di centrosinistra Fabio Travaglini, che ha incontrato i cittadini in piazza Papa Giovanni XXIII, dinanzi al Municipio.
Il candidato ha voluto subito ricordare la composizione della sua squadra che ha sottoscritto il Manifesto per il futuro della città presentato nei giorni scorsi e quindi le cinque liste Più San Salvo, Partito Democratico, Sinistra civica ecologista (che racchiude Articolo Uno e Sinistra Italiana), Partito Socialista Italiano e Azione Politica.
Poi Travaglini è passato ad elencare i 13 pilastri descritti nel Manifesto, citando lo slogan “Vogliamo che San Salvo torni ad essere una città”.
“Uno dei punti fondamentali per farlo – ha detto Travaglini – è il lavoro, ovvero offrire un’opportunità a tutti, dare ai giovani la possibilità di restare nella nostra città. Altro punto fondamentale riguarda le politiche sociali, perché il Comune dev’essere il garante del benessere dei cittadini e i cittadini oggi non trovano un interlocutore nel Comune: lo Sportello del Segretariato del sociale in questa città è in uno scantinato, come se fosse qualcosa da nascondere. Altro grande nostro obiettivo è riportare al primo posto l’attenzione per l’ambiente, ma anche la viabilità: l’avvento di Amazon mostrerà i problemi che abbiamo riguardo alle strade che oggi sono diventate insufficienti”.
Travaglini è poi intervenuto sulla polemica riguardante l’arretramento della Statale 16. “Innanzitutto voglio dire ai vastesi che saremo al loro fianco nella battaglia contro quell’opera perché deturpa uno dei paesaggi più belli d’Abruzzo – ha detto -. Non siamo d’accordo neanche con chi dice che si può fare solo il primo pezzo. Chi oggi dice che quell’opera va bene non è mai stato ad Ancona, Pescara o Termoli, dove le varianti sono indietreggiate dal comune e ne hanno determinato lo sviluppo”.
E continua: “Ci siamo chiesti cosa fa questa città per i giovani: non c’è modo per incontrarsi al chiuso, quindi dobbiamo valorizzare il patrimonio pubblico, opere come il parcheggio di via Montegrappa e il teatro comunale, costruite da amministrazioni del passato, che negi ultimi dieci anni sono state abbandonate. Inoltre il Comune deve creare uno Sportello impresa, perché chi vuole aprire un’azienda autonoma deve trovare un interlocutore che lo sappia guidare.
Riguardo al turismo, siamo conosciuti per ristoranti e alberghi, il che è un valore dei nostri operatori, ma dobbiamo essere al loro fianco. Noi faremo diventare la Marina un gioiello, dobbiamo valorizzare l’artigianato, creare vetrine per la nostra agricoltura. E dobbiamo farlo riunendoci con il territorio, cominciando ad esempio a pensare a un cartellone unico degli eventi di Vasto e San Salvo. Perché la nostra città ha scelto di isolarsi, non abbiamo più rappresenanti in nessun ente fuori da San Salvo, né in Provincia, né in Regione, né in Parlamento.
E poi il tredicesimo pilastro del nostro Manifesto: San Salvo città dei quartieri, perché vogliamo anche vivere bene a casa nostra, e vogliamo che ogni quartiere abbia la stessa importanza. Non possiamo accettare che ci siano zone della nostra città completamente abbandonate, come il centro storico e la piazza, che è il luogo dove nascono le idee. Corso Garibaldi, la nostra strada principale, è deserta. Dobbiamo rilanciare centro e Marina, i poli attrattivi da cui si diramano i nostri quartieri. Inoltre, possibile che non si riesca o studiare un trasporto urbano elettrico che ci consenta di usare meno la macchina?
E infine abbiamo bisogno anche di sicurezza: è necessario tornare a valorizzare il corpo di Polizia locale e l’Arma dei Carabinieri, creare una caserma dei Vigili urbani e potenziare quella dei Carabinieri.
Non vedo l’ora – ha concluso Travaglini – di presentarvi gli 80 candidati della nostra squadra che hanno deciso di lavorare per ridarci un’opportunità, restando insieme senza polemiche e senza offese. Noi daremo a San Salvo l’orgoglio che merita“.