VASTO – “Un’altra estate è alle porte. L’avvenuto recente rinnovo del Cda della Sasi Spa – scrive in una nota, Edmondo Laudazi del Nuovo Faro – che si occupa della gestione del servizio idrico integrato in quasi tutti i comuni della provincia di Chieti, non convince per le modalità con la quale è stato realizzato e per i risultati ottenuti. Se 80 sindaci – prosegue – non sono stati in condizione di trovare un’intesa condivisa, allora non c’è da stare tranquilli”.
“La questione delle risorse idropotabili – specifica Laudazi – non deve tenere conto del colore delle coalizioni politiche e richiede unità, condivisione di progetti, chiarezza di obiettivi, di procedure e di risultati. L’Assemblea ha invece deciso di andare ad una conta risicata, tra amministratori di centrosinistra e di centrodestra, questi ultimi addirittura spaccati in due raggruppamenti contrapposti. Fatti molto preoccupanti, non graditi dai cittadini”.
Secondo l’esponente del Nuovo Faro, la Sasi merita una gestione allargata e concreta, finalizzata alla risoluzione dei problemi” con tempestività ed efficienza, in favore dell’utenza.
“Buon lavoro dunque, – aggiunge – a quelli che hanno ricevuto il mandato e a coloro che dovranno controllarne l’attività. Il Vastese ha la necessità di raggiungere un livello adeguato del servizio che, allo stato attuale, non è sufficiente”.
La Sasi (gestore) e l’Ersi (proprietario delle reti) – in attesa dei necessari finanziamenti per adeguare gli impianti obsoleti e realizzare un nuovo collettore principale da Casoli a Monteodorisio – potrebbero aumentare almeno la dotazione del potabilizzatore di San Salvo, già esistente e di proprietà consortile Arap, che potrà essere rifornito dalla diga di Chiauci. “Il potabilizzatore – spiega Laudazi – può essere poi collegato, attraverso delle condotte, ai serbatoi di Montevecchio, Colle Pizzuto e quelli di Sant’Antonio Abate”. “Si tratta di allungare un tubo, – suggerisce – e soffrire tutti di meno. Tempi e modi per fare di più e meglio, ci si può ragionare, ma questa programmazione si può concretizzare velocemente”.
“Nel frattempo, – conclude – è necessario che i sindaci del Vastese, i consiglieri regionali e gli Amministratori del territorio forniscano un cenno di riscontro, dando corpo al proprio mandato popolare, e contribuire a risolvere i problemi del Comprensorio alleggerendo guai atavici derivanti da insufficienza idrica, aggravati dal persistente stato pandemico”.