VASTO – Arriverà tra il mese di maggio e quello di giugno il decreto interministeriale Lavoro Mef che, insieme all’avviso Anpal, stanzierà un miliardo di euro per il Fondo Nuove Competenze 2022. Si tratta di uno strumento di politica attiva ideato nel 2020 e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo.
L’obiettivo del FNC è sostenere aziende e lavoratori nella fase post pandemia da Covid, attraverso lo sviluppo di competenze e una formazione mirata alla persona.
I contributi andranno ai datori di lavoro privati per favorire nel secondo semestre dell’anno la stipula di accordi riguardanti la rimodulazione degli orari di lavoro, oltre a consentire lo svolgersi di percorsi di formazione destinati ai lavoratori, al termine dei quali verrà rilasciato un attestato finale riguardante le competenze acquisite dai lavoratori.
Una delle novità riguarda il fatto che il Fondo verrà esteso anche a chi ha sottoscritto accordi di sviluppo per progetto di investimento strategico e per il sostegno alla transazione industriale.
C’è da dire che in Abruzzo, come è emerso da recenti studi, c’è un sistema di piccole e medie aziende che negli ultimi anni ha dimostrato una grande capacità di innovazione, investendo in ricerca e sviluppo
Per favorire il loro ulteriore progredire sarebbe opportuno ampliare le filiere industriali, e per questo importante e decisivo passo è fondamentale il contributo dell’Alta Formazione. Investire nello startup può risultare infatti strategico per una futura generazione di imprenditori, e in questo senso è necessario aiutare la trasformazione delle startup in imprese con gli strumenti disponibili, primo fra tutti proprio l’Alta Formazione.
“L’attuale concezione di fare impresa unitamente ai progetti di riconversione strategica che stanno vivendo molte aziende del nostro comprensorio passano attraverso la selezione e la gestione più accurata di risorse professionali (nuove o già in pianta organica) qualificate e formate; e questo è un principio che si applica a tutti i livelli dei ccnl applicati, compresi i manager che sono chiamati a gestire questioni complesse in un contesto normativo e produttivo che è in costante evoluzione perché inficiato dalla continua globalizzazione” dice a Zonalocale Giuseppe La Rana, Direttore generale dell’AssoVasto.
“Ben vengano fondi per migliorare le competenze delle nostre risorse umane perché restano – se utilizzati con coscienza – un grande strumento di crescita personale, professionale ed aziendale – continua La Rana -. Gli aiuti sulla formazione, se vogliono correre nella direzione del miglioramento del vantaggio competitivo del mondo imprenditoriale, devono essere complementari a sostegni fiscali, sburocratizzazione, accompagnamento verso nuovi scambi commerciali ed apertura a nuove filiere.
La qualità dell’Alta Formazione locale dipenderà anche dalla capacità degli imprenditori di pretendere la selezione del capitale umano, in funzione della valorizzazione di nuove catene strategiche del valore aziendale. Lo sforzo che occorre compiere – conclude – è quello di arrivare a costruire un sistema della conoscenza, con diversi soggetti coinvolti (Università, Imprese, ITS, Enti Formativi accreditati, Regione, Camere di Commercio, Agenzie di Sviluppo ed associazioni sindacali e datoriali)”.