VASTO – “Meglio sia la variante Anas oggi sia la variante larga domani”. Questo, in estrema sintesi, il ragionamento del centrodestra che tenta di spiegare ai vastesi innanzitutto, e al sindaco Francesco Menna in subordine, perché il primo cittadino nonché presidente della Provincia avrebbe sbagliato due volte, sia come sindaco che come presidente, a opporsi alla variante alla SS16 – quella “a zero impatto” – proposta da Anas e accettata dal comune di San Salvo.
E’ stato individuato nel bar “Luca’s” a Vasto Marina il luogo della conferenza stampa tenuta oggi pomeriggio, davanti ad auto e camion che transitano senza soluzione di continuità, proprio per spiegare anche coi decibel del frastuono dei veicoli in transito le mille ragioni per decongestionare almeno quel tratto di strada. Alla conferenza hanno preso parte la consigliera regionale Sabrina Bocchino, il consigliere provinciale Guido Giangiacomo, i consiglieri comunali Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Antonio Monteodorisio e Giuseppe Soria, i segretari politici di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, il presidente del Consiglio comunale di San Salvo Eugenio Spadano e la candidata sindaco del centrodestra a San Salvo, Emanuela De Nicolis.
«Siamo contrari alla variante alla SS16 con viadotti e gallerie». Lo ha ribadito con forza la consigliera regionale della Lega Sabrina Bocchino. «Anzi, siamo per la Variante larga – ha aggiunto – ma alla luce del fatto che Anas ritiene l’opera ipotizzata funzionale, sulla scia di quanto anche il centrosinistra il 14 febbraio scorso aveva approvato con delibera di Consiglio comunale, riteniamo che la pianificazione a lotti, stralciando il primo tratto a Nord sul quale abbiamo tutti una concorde posizione negativa, possa rappresentare comunque un buon miglioramento dello stato attuale delle cose. Una opzione che in Conferenza di Servizi ha visto l’apertura della stessa Anas e sulla quale finanche il Comune di Vasto non ha espresso criticità».
«Pertanto – sostiene la consigliere regionale – riteniamo quanto mai inopportuno rischiare di perdere l’ingente finanziamento predisposto da Anas, 87 milioni di euro. Riteniamo invece opportuno cercare di mettere in sicurezza il tratto che si snoda lungo Vasto Marina e San Salvo Marina».
«A chi leva il dito contro la Regione Abruzzo – aggiunge – ricordo che la stessa Regione ha messo l’intervento al primo posto delle priorità del piano delle opere strategiche dove figura anche il nuovo casello autostradale. Io non posso pensare che un sindaco, un presidente della Provincia, un consigliere regionale possano permettere di rimandare indietro un finanziamento di questa entità. Una scelta che sarà difficile da spiegare ai cittadini».
Guido Giangiacomo ha offerto alla stampa la documentazione sulle delibere e i pareri tecnici espressi sull’argomento. Anch’egli è furibondo per il rischio di perdere un finanziamento di 87 milioni di euro che verrebbero spesi «senza fare viadotti e galleria, perché anche noi siamo contrari a viadotti e gallerie, ma alleggerirebbe di gran lunga il traffico tra Vasto Marina e San Salvo, spostando i mezzi pesanti su una strada dietro la ferrovia dove non ci sono e non ci possono essere case cui arrecare disturbo».
Insomma secondo il centrodestra Menna l’avrebbe buttata in politica, dicendosi contrario alla realizzazione dell’opera solo per evitare che il giardino del vicino, in questo caso il Comune di San Salvo, sia più verde del suo, ma non avrebbe considerato che a giovarsi della viabilità alternativa, nonché di opere compensative e di interventi di messa in sicurezza sull’attuale tratto di SS16, vi sarebbe anche un lungo tratto di 7 km ricadente appunto nel territorio di Vasto. Risibile poi, sempre secondo il centrodestra, l’obiezione del primo cittadino che ha negato il permesso all’opera nel timore che in futuro nuovi amministratori “impazziti” possano riprendere le redini di questo progetto.
La gallina domani, invece, è rappresentata dalla cosiddetta variante larga, che allo stato l’Anas cancellerebbe dai suoi cassetti, ma che potrebbe essere realizzata in futuro grazie all’inserimento nel piano delle opere strategiche della Regione Abruzzo, e nel piano dei lavori della Provincia. La variante con gli 87 milioni dell’Anas per il tratto da Vasto Marina a San Salvo senza viadotti e gallerie, insomma, secondo il centrodestra non sarebbe affatto antitetica alla variante larga. L’uovo oggi ma anche la gallina domani.