VASTO – In un periodo in cui l’umanità è minacciata dalle barbarie più atroci, lo sport è il mezzo più significativo per trasmettere ai ragazzi dei messaggi fondamentali per la sopravvivenza della socialità. Come quello che ha voluto trasferire l’IIS “Mattei”, che nell’ambito del progetto “Let’s go increase skills of 21st century”, curato dal professor Maurizio Cieri, ha organizzato al Nuovo Polo San Gabriele una partita amichevole di calcio 7 vs 7 che, nella giornata di ieri, ha visto protagonisti gli studenti di scuole di Grecia, Portogallo, Repubblica Ceca e Turchia, in questa settimana in Erasmus proprio all’istituto vastese, accompagnati dai loro professori.
Due squadre – una con le magliette gialle e l’altra con quelle azzurre, i colori della bandiera dell’Ucraina, a cui si è voluto dare omaggio e sostegno – composte da ragazze e ragazzi che insieme ad alcuni studenti vastesi hanno dato vita, sotto la pioggia, a un pomeriggio di divertimento e unione. La partita si è conclusa 4-3 per gli azzurri, ma la vittoria più grande è stata vedere ragazzi di culture differenti sorridere, parlare, mettersi alla prova, rappresentando al meglio pace e integrazione, due significati che oggi assumono un valore ancora più potente.
«È stato bello vedere questi ragazzi correre sotto la pioggia, consapevoli della loro fortuna se paragonata alla sorte dei loro coetanei ucraina. Una partita, certo, è un piccolo evento, ma pur sempre un gesto di consapevolezza», il commento del professor Maurizio Cieri, promotore dell’evento.
Presente anche il sindaco di Vasto, Francesco Menna, che ha commentato: «Un’esperienza bellissima dal punto di vista della formazione, della cultura, della socialità, dell’incontro tra generazioni e tra paesi del mondo, ma soprattutto un incontro per generare pace, dialogo, ascolto, quello che ci vorrebbe proprio oggi nel mondo. Un ringraziamento di cuore alle strutture, ai docenti, al corpo scolastico e ai ragazzi».
Ospite speciale Giovanni Peluso, ala piccola della Vasto Basket, che ha messo in pratica le sue abilità creative disegnando sulle magliette gialle e azzurre dei ragazzi un disegno simboleggiante la pace da lui pensato: «Il disegno rappresenta il simbolo della pace al centro, una corona che indica la regalità, quella voglia di essere un qualcosa di speciale, e tutto raccolto e unito dal cuore, che sarebbe il simbolo dell’amore. Quindi in quest’opera ho voluto mettere l’amore, la regalità, quindi la preziosità, e il simbolo della pace, per essere liberi insieme di sognare».
Il connubio giovani-sport ha dato ancora una volta un segnale importante, raccontando come non ci sia nulla di più forte dell’incontro e del dialogo.