SAN SALVO – La segreteria territoriale UGL Metalmeccanici di Chieti con un comunicato stampa reclama la mancanza di informazioni e convocazioni nei tavoli di discussione per le delicate questioni all’interno dello stabilimento Denso di San Salvo.
«Nonostante siano state formulate alla direzione Denso e per conoscenza a Confindustria di Chieti e Pescara, due distinte richieste di incontri, a fine novembre 2021 e agli inizi di febbraio del corrente anno, per poter discutere e affrontare il delicato momento che sta attraversando lo stabilimento della Denso di San Salvo, ad oggi la segreteria Provinciale UGL Metalmeccanici di Chieti, non ha ricevuto alcuna convocazione e di conseguenza nessuna comunicazione su questioni quali la CIGO, la CIGS che, in questi giorni abbiamo appreso (sempre per vie traverse), l’azienda vorrà richiedere ed attuare nell’immediato futuro».
Così riferisce il segretario aggiunto della UGL metalmeccanici provinciale, Giuseppe Saraceni, che aggiunge: «Riteniamo grave questo atteggiamento da parte dell’Azienda Denso, dove, oltre a non convocarci per le questioni sopra elencate, addirittura con rammarico segnaliamo anche il mancato invito nei nostri confronti (dimenticanza o mancanza di tatto?) alla presentazione del nuovo Presidente Dott. Francesco Monaco alle OO.SS a cui rivolgiamo un augurio di buon lavoro e che possa dare un contributo positivo per far fronte al mantenimento e lo sviluppo di un’azienda storica che da circa cinquant’anni è stata leader assoluta nel settore automotive del nostro territorio insieme alla Sevel e alla Pilkington.
Ci aspettiamo, senza tentennamenti e senza pregiudiziali, che la dirigenza Denso si ravveda in tempi rapidissimi, tenendo conto (qualora ce ne fosse ancora bisogno) che la UGL Metalmeccanici è firmataria del CCNL di categoria, quindi esige parità di trattamenti come avviene giustamente con le altre sigle sindacali firmatarie. Proseguendo con tale atteggiamento – conclude Saraceni – saremmo, nostro malgrado, costretti a percorrere strade diverse nelle sedi opportune per far valere e tutelare i nostri diritti e quelli dei lavoratori».