VASTO – Dopo le numerose dichiarazioni della dirigenza della Vastese Calcio sulla questione Stadio Aragona, rimasto chiuso al pubblico negli ultimi mesi così come accadrà fino al termine della stagione, oggi si è espresso il sindaco di Vasto Francesco Menna, che ha annunciato: «Tra un paio di mesi, se tutto andrà per il verso giusto, Vasto avrà una delle strutture sportive più sicure e certificate d’Abruzzo».
In conferenza stampa, alla presenza dell’assessore allo Sport Carlo Della Penna, del vicepresidente della Vastese Calcio Luigi Salvatorelli, dell’architetto Enzo Di Pasquale, consulente tecnico della società biancorossa che si sta occupando del progetto di adeguamento dello stadio, e del direttore generale del club aragonese Andrea Masciangelo, il primo cittadino ha ricapitolato le tappe che hanno portato alla chiusura dell’impianto di via San Michele.
«All’inizio già si sapeva che bisognava andare incontro alle istanze e alle esigenze della Commissione di vigilanza. Da ottobre la questione si è fatta sentire ancora di più – ha spiegato Menna – perché sono uscite le linee guida Covid della Lega nazionale dilettanti che richiedono una relazione sui flussi e deflussi. Così la situazione si è iniziata a inasprire fin quando si è arrivati alla vicenda chiusura che ha visto la necessità di sottoporre la radiografia dello stadio a una Commissione di vigilanza, la quale ha rivelato 13 adempimenti da fare. Quattro di questi sono stati già eseguiti dalla Vastese Calcio, ora ne rimane una parte importante, che riusciremo a fare grazie al contributo di 200mila euro della Regione Abruzzo. Questo permetterà a Vasto di diventare una delle poche città della regione ad avere un impianto sportivo tra i più sicuri e certificati».
Il sindaco ha anche spiegato come la riapertura parziale dello stadio, tanto richiesta dalla Vastese Calcio, sia al momento una soluzione quasi impraticabile per le difficoltà dovute al flusso e deflusso dei tifosi legato al Covid. Inoltre, Francesco Menna ha risposto al comunicato del segretario della Lega Ermanno Falone, che ha richiesto un’ordinanza per consentire l’accesso allo stadio dei tifosi: «Non si può andare in deroga a delle prescrizioni della Commissione di vigilanza, che è un organo molto importante».
La Vastese Calcio, nella persona del vicepresidente Luigi Salvatorelli, ha dichiarato: «In questi mesi abbiamo lavorato in sordina per avere un progetto che permetterà di aprire lo stadio Aragona con 4900 posti circa». Poi, sul malcontento del presidente Bolami, che a più riprese ha manifestato la volontà di cedere il club, ha rassicurato: «Il suo rammarico dispiace a tutti, ma penso che la notizia della riapertura lo possa tranquilizzare».
L’architetto Enzo Di Pasquale, ricordando gli investimenti del club biancorosso per il pullman e nell’organizzazione interna, ha rimarcato come la Vastese Calcio negli ultimi mesi stia facendo un lavoro mirato per arrivare a un punto che farà felice tutto l’ambiente. Masciangelo, invece, si è augurato di ottenere l’agibilità dello stadio per renderlo uno dei più sicuri.
L’ultimo degli interventi è stato riservato all’assessore allo Sport Carlo Della Penna: «Da sportivo, non vedere la Vastese allo stadio ferisce anche me, ma il nostro supporto c’è e ci sarà sempre. Ci dobbiamo impegnare per rendere lo stadio oltre che sicuro anche bello».
Nello specifico, i punti individuati dalla Commissione di vigilanza e su cui in queste settimane si sta lavorando sono: idoneità statica (già presentata dalla Vastese Calcio), certificato attestante il corretto montaggio e la conformità dell’impianto elettrico, sistemazione dei dispositivi di apertura antipanico, presentazione della documentazione relativa al CPI, completamento della numerazione dei posti a sedere in tutti i settori, verifica del parafulmine, sistemazione definitiva dei bagni, abbattimento barriere architettoniche, aggiornamento delle sistemazione dell’intonaco su parti ammalorate, verifica del gruppo elettrogeno, certificazione attestante i collegamenti potenziali da terra, garantire percorso di uscita dalla Curva d’Avalos su rampa che va su via Aragona.